Stella d'Italia
La lapide è fissata mediante 3 borchie bronzee nel fianco sinistro, all'esterno, della cappella del cimitero di Ponte Caffaro. Di forma pressoché quadrata, si compone in due lastre marmoree rettangolari, di fatto assemblate in epoca imprecisata. La parte superiore è il restante di una vecchia lapide, forse risalente al 1923 (cfr. sezione NSC). Nel mezzo, in alto, accoglie un'iconica Stella d'Italia in lamina di bronzo (diametro cm 32), affiancata, alla destra ed alla sinistra, da 2 palme del martirio in bronzo (lunghezza cm 44), applicate in senso obliquo. Al di sotto di questi fregi vi è una concisa epigrafe, cui seguono i nomi degli 8 morti nella Grande guerra, in ordine di grado militare, indi alfabetico, ripartiti su due colonne. La lastra inferiore, invece, è una lapide assai meno elaborata e priva di fregi, dedicata ai morti nel conflitto 1940-1945, che sono ben 24, ossia il triplo di quelli della guerra 1915-1918. Vi sono state applicate anche 3 immagini di caduti, ma non si capisce a chi corrispondano. Per tutti i deceduti fu specificato: grado, cognome, nome
- OGGETTO monumento ai caduti a lapide
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
MARMO BIANCO
PIOMBO/ FUSIONE
PORCELLANA
- AMBITO CULTURALE Ambito Bresciano
- LOCALIZZAZIONE cimitero pubblico
- INDIRIZZO Via San Giacomo, Bagolino (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende di questa lapide sono un poco articolate. Essa, così come è oggi, è il palese risultato della modifica di una lapide preesistente, e di un assemblaggio con una successiva. La parte originaria dovrebbe appartenere a quella lapide che fu posta nel parco della Rimembranza di Ponte Caffaro il 22 aprile 1923, quando furono anche consegnate le bandiere nazionali alle scuole ed alla locale sezione dell'Unine Nazionale Reduci di Guerra, con oratore ufficiale l'avv. Cirillo Bonardi. Infatti, nella frazione, ad eccetto di un monumento ai caduti risalente dalla fattura agli anni Sessanta-Settanta, non risulta vi siano altre testimonianze lapidee sui morti nella guerra 1915-1918. Dalla fattura, ricorda alquanto altre lapidi prodotte dalla Ditta Bonifacio in quegli anni, ma non vi sono riscontri oggettivi sul suo esecutore. In epoca successiva ed imprecisata, la lapide giunse nella posizione attuale. Fu rifilata la parte inferiore per permettere la congiunzione delle 2 lapidi; la più recente, dalla fattura, potrebbe risalire agli anni Cinquanta. Il muro su cui essa è collocata, con il tempo, funse da lapidario per i caduti nelle guerre nazionali. Infatti, le famiglie di 8 morti nel conflitto 1940-1945 murarono 6 lapidi-cenotafio in ricordo dei propri cari. Fonti e bibliografia: "Il Cittadino di Brescia", 1923: 17 marzo, I parchi della rimembranza e la bandiera alle scuole; 21 aprile, I parchi della rimembranza i Crocefissi e la bandiera alle scuole
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303275007
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI parte superiore - A RICORDO DEI CADUTI / DI / PONTE CAFFARO // CAP. CARPELLI LUIGI / SOL. ALBERTI STEFANO / “ ALBERTI GIACOMO / “ BUCCIO CARLO // SOL. BAZZANI GIOVANNI / “ LAVELLI EMILIO / “ MELZANI PIETRO / “ PEZZAROSSI GAETANO // - capitale alto-basso - a caratteri applicati in piombo - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0