Stella d'Italia
La lapide è murata nell'edificio parrocchiale contiguo alla chiesa dei SS. Cornelio e Cipriano, a circa 1,80 m. da terra. Poggia su una lesena in muratura ed è trattenuta alla parete da 4 borchie rotonde in bronzo, in cui è inscritta la croce di Cristo. Ha una forma di rettangolo poggiante su lato più corto. Il lato superiore termina in una cimasa dall'arco a tutto sesto, nel quale è stata applicata una stella d'Italia in bronzo e un fregio costituito da una fronda d'alloro e di quercia a ghirlanda, trattenute da un nastro, sui cui è sovrapposta, nella parte inferiore, una piccola aquila. Al di sotto di esso vi è l'epigrafe dedicatoria, indi l'elenco dei 6 caduti ed il committente della lapide. Per ognuno è riportato: cognome, nome, anno di nascita, paternità (eccetto un caso), data di morte. Seguono poi 4 fotografie in porcellana. Chiude la lapide un tropaion, ben proporzionato e realistico nei dettagli, scolpito a bassorilievo e composto da: un elmo mod. Adrian, un moschetto 1891 TS incrociato con la Croce di Cristo, una fronda d'alloro, una di quercia
- OGGETTO monumento ai caduti a lapide
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
MARMO BIANCO
PORCELLANA
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ATTRIBUZIONI
Ditta Bonifacio (attribuito): scultore
- LOCALIZZAZIONE chiesa parrocchiale
- INDIRIZZO Piazza Chiesa, Vobarno (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide fu inaugurata domenica 10 luglio 1921. Quel medesimo giorno vi fu anche la solenne consegna del gagliardetto alla locale sezione dell'Unione Nazionale Reduci di Guerra, associazione combattentistica di stampo cattolico, e la distribuzione di onorificenze a reduci, mutilati e familiari di caduti. L'oratore ufficiale fu Mariangelo Stefanetti, mutilato di guerra e membro dell'Unione reduci, impiegato, oriundo milanese residente a Brescia. In serata "illuminazione e spettacolo pirotecnico". Il committente che ordinò alla ditta Bonifacio e che pagò in toto la lapide, donandola così alla comunità intera, fu Clodomiro Superti, padre del dott. Giuseppe deceduto il 21-9-1918, che si era già segnalato come benefattore locale in pro dell'asilo infantile del luogo. Si configura, quindi, un caso simile a quelli di Binzago, Meano di Corzano, Ravere di Carpenedolo, Manerba del Garda (cfr. specifiche schede di catalogo). Questa lapide è molto somigliante nella fattura a quella di Monno (cfr. specifica scheda di catalogo), pertanto è molto probabile che anche quella sia stata opera della ditta Bonifacio. Dopo il 1945, sulla lesena in muratura di supporto a questa lapide, ne fu aggiunta una più modesta, e più semplice dedicata ai 3 deceduti nella guerra 1940-1945. Fonti e bibliografia: "Il Cittadino di Brescia", 1921, luglio: 6, Da Teglie di Vobarno. Per i caduti; 16, Da Teglie di Vobarno. La festa dei Morti in guerra; 17, Da Teglie di Vobarno. La costituzione della Sezione Reduci di Guerra; 21, Da Teglie di Vobarno. Echi della festa pei Caduti
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303275004
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI centrale - AI PRODI CADUTI / NEL NOME DI DIO / PER LA REDENZIONE DELLA PATRIA // BONELLI ANTONIO BATT. N. 1894 – M. 24 OTTOB. 1915 / BERTELLI FRANCESCO DI BORTOLO N. 1889 – M. 23 NOVEM. 1915 / BONELLI FELICE DI BATT. N. 1895 – M. 25 DICEM. 1915 / BONELLI CIPRIANO DI GIOV. N. 1894 – DISP. IL 16 GIUGNO 1918 / FRANCINELLI BORTOLO DI ANT. N. 1894 – M. 20 NOVEM. 1916 // CLODIMIRO SUPERTI IN OMAGGIO AL FIGLIO / SOTT. GIUSEPPE M. SERVENDO L’ITALIA IL 21 SETT. 1918 // [4 fotografie di cui solo 1 ancora visibile] - a caratteri applicati in piombo - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0