Tropaion
Il monumento è ubicato nella piazza intitolata a Vittorio Veneto, sul belvedere che dà sul Monte Baldo. Esso poggia su una base a sezione esagonale, con 3 gradini, composta da lastre di granito. Si innalza poi il monumento composto da blocchi di granito, sulla cuspide più alta dei quali poggia un'aquila in bronzo. Sul lato frontale, sono state applicate due targhe bronzee: una per i 9 morti nella Grande guerra, l'altra per i 9 deceduti nel conflitto 1940-1945. La prima (cm 89 h x 84 larghezza x 3 prof.) ha forma di "T": l'allegoria dell'Italia turrita, vestita nella bandiera tricolore con sul petto lo scudo sabaudo, avvolge con le sue braccia, ricoperte di fronde d'alloro, 3 targhe. Quella centrale, quadrata, reca l'epigrafe dedicatoria, mentre le 2 laterali, rettangolari, riportano i nomi dei morti, la firma dello scultore, l'anno di esecuzione e la committenza. Per ogni caduto si specifica: cognome, nome e paternità. La seconda targa bronzea (cm 30 h x 79 larghezza x 3 prof.), applicata al di sotto della prima, invece, è a forma di rettangolo, poggiante sul lato più lungo. Il lato più alto è fregiato da un tropaion composto da: una baionetta, piuttosto fedele ne dettagli, per fucile mod. 1891/38; una fronda d'alloro e una di quercia,; due cordoni con nappa. Per ogni caduto si specifica: cognome, nome, grado, anno di morte; il centro è riservato ad un s.tenente, per il quale si specifica anche la medaglia al valore di cui era insignito
- OGGETTO monumento ai caduti a cippo
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
GRANITO
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ATTRIBUZIONI
Saronni, Edoardo (attribuito): scultore
- LOCALIZZAZIONE Piazza Vittorio Veneto
- INDIRIZZO Piazza Vittorio Veneto, Tremosine Sul Garda (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento fu inaugurato nella Piazza intitolata all'ultima battaglia vittoriosa della Grande guerra, domenica 5 settembre 1920, ma in principio non era così come lo vediamo oggi. Al quel tempo si trattava solo della targa bronzea, frutto di una sottoscrizione pubblica e opera dello scultore milanese Saronni. Nel 1925 essa fu rimaneggiata una prima volta, sempre nella medesima piazza adattata a parco della Rimembranza: la targa fu applicata ad una lastra di marmo rosso di Verona, dotata di una rustica cornice in granito. Le ultime modifiche furono successive al 1945, quando fu aggiunta anche la targa, nell'aprile del 1966, dedicata ai deceduti nella guerra 1940-1945 e fu eretta la montagna figurata con i massi di granito. Nella cerimonia del 1920 non ci fu un vero proprio oratore ufficiale venuto da fuori Tremosine. Parlarono, invece, diverse figure pubbliche locali, fra cui don Giacomo Zanini, caratteristica figura di prete sociale. Di particolare impatto fu l'intervento di Giuseppe Fambri, macchinista, già caporal maggiore mitragliere nel battaglione alpino Vestone, decorato di medaglia d'argento al valore nella battaglia dell'Ortigara, nella quale rimase invalido per ferite da scheggia di bomba a mano alla gola e alla bocca. Fonti e bibliografia: "La Provincia di Brescia", 1920: 30 agosto, Vesio di Tremosine. Onoranze ai caduti; 9 settembre, Onoranze ai caduti di Vesio e Tremosine; Da Vesio di Tremosine. La targa dei Caduti, "La Sentinella Bresciana", 8-9-1920; Archivio di Stato di Brescia, Fondo Distretto militare di Brescia, leva 1893, 1a categoria, matr. 38704; Decorati al valor militare. Provincia di Brescia, Milano, Historia, 1941
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274971
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI targa a T, anno 1920, a destra - E. SARONNI - Edoardo Saronni - a caratteri applicati in bronzo - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0