Stella d'Italia

monumento ai caduti a stele, 1919 - 1919

Il monumento è collocato presso un bivio e dirimpetto all'asilo pubblico, in un'aiola specifica ad esso destinata. Esso è composto da due gradini su cui poggia il basamento. La stele vera e propria, in senso verticale, è divisa in due tronconi. In quello inferiore, nei cui 4 angoli sono collocate 4 piccole colonne in marmo rosso con capitello corinzio, è fissata la lapide con i nomi dei 35 caduti nella Grande guerra, sovrastata da una stella d'Italia scolpita ad altorilievo, e ai lati della quale vi sono 2 piccoli rosoni incisi. Nel fianco destro ed in quello sinistro, dopo il 1945, furono incisi i nomi dei 31 deceduti a causa della guerra 1940-1945. Nel troncone superiore, è incisa l'epigrafe dedicatoria, sopra la quale è stato applicato un fregio in bronzo, raffigurante la croce di Cristo. La stele è sormontata da un capitello quadrato in cui è scolpito ad altorilievo un tropaion nel quale si notano, riprodotti in modo fedele al vero (non sono del tutto esatte,però, le proporzioni): bombe a mano Sipe, elmo Adrian, fucile modello 1891, mitragliatrice Schwarzlose. I caduti nella Grande guerra, sono ripartiti per cause/circostanze di morte, e per ognuno si riporta: anno di decesso, cognome e nome, età. I caduti nel conflitto 1940-1945, sono anch'essi ripartiti per causa/circostanza di morte, e per ognuno si riporta: cognome e nome, anno di morte. Davanti al monumento vi è una piccola stele, su cui è applicata una luce votiva in bronzo a luce elettrica

  • OGGETTO monumento ai caduti a stele
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • ATTRIBUZIONI Sberna, Annibale (attribuito): costruttore
  • LOCALIZZAZIONE Piazza 4 Novembre
  • INDIRIZZO Piazza 4 Novembre, Trenzano (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento fu inaugurato domenica 1 giugno 1919. Sembra che l'animatore dell'iniziativa fu l'arciprete don Gerolamo Pietta, il quale consegnò il monumento al sindaco, a nome del Comitato pro monumento. Vari furono gli oratori in un clima di sostanziale unità, concordia e dignitosa fierezza: l'Italia era appena uscita dalla disfatta diplomatica di Versailles, cocente era l'umiliazione ed acuto il desiderio che le proprie sofferenze, cui dare un senso accettabile, fossero rispettate. Nel corso della cerimonia fu apprezzato l'intervento di Giuseppe Moroni, medico condotto di Trenzano, che durante la guerra fu commissario intercomunale delle Opere Federate di Assistenza e Propaganda Nazionale nonché capo delegazione della Croce Rossa che molto si era adoperato per il soccorso ai nostri prigionieri di guerra, il quale "argutamente e fortemente stigmatizzò la condotta punto corretta di certi nostri alleati di ieri che sono diventati i nostri nemici di oggi"; il clima da guerra civile si doveva ancora incancrenire ed esasperare. A quel tempo il monumento aveva come veri trofei decorativi una mitragliatrice Schwarzlose e alcune granate ottenuti dal Ministero della guerra. Questo monumento è pressoché identico a quello di Castelletto di Leno, inaugurato nel settembre 1919 (cfr. specifica scheda di catalogo), pertanto è assai probabile che anche quello fu opera della Ditta Sberna. Fonti e bibliografia: Da Trenzano. Inaugurazione del monumento ai caduti, "La Sentinella Bresciana", 7-6-1919; E. Cerutti, Dissenso, consenso e assistenza nelle “due guerre”. Evoluzioni e interazioni nella società civile e nei militari bresciani, in S. Onger (a cura di), Brescia e la Grande guerra, Grafo 2018
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274955
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • ISCRIZIONI frontale, in alto - AI SUOI MORTI / GLORIOSI / TRENZANO / RICONOSCENTI / MAGGIO 1919 // - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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