Giustizia biblica. Tre episodi biblici separati da una palma centrale
rilievo,
Dazzi Arturo (attribuito)
1881/ 1966
L'altorilievo è posto alla destra di due altri altorilievi delle stesse dimensioni, realizzati da artisti differenti e collocati sulla parete centrale dell'ambulacro della Corte d'appello al terzo piano del Palazzo di Giustizia
- OGGETTO rilievo
-
MATERIA E TECNICA
Marmo
-
ATTRIBUZIONI
Dazzi Arturo (attribuito): scultore
- LOCALIZZAZIONE Palazzi di Giustizia
- INDIRIZZO Corso di Porta Vittoria angolo via Freguglia, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dazzi rappresenta in quest’opera, un unico rilievo, tre episodi biblici narrati nell’antico testamento, divisi da una palma a metà della lastra. Nella parte di sinistra viene rappresentata la cacciata di Lucifero, l’angelo più bello, ma ribelle che viene espulso dal Paradiso dall’arcangelo Michele (Ezechiele 28:1-19). A destra, la scena si legge dall'alto al basso; nel registro superiore, sono rappresentati Adamo ed Eva mentre vengono cacciati dall'angelo dal giardino dell’Eden dopo aver peccato (Genesi 3:1-24); nel registro inferiore invece, viene raffigurato l’episodio del giusto giudizio di re Salomone, proprio nel momento in cui il saggio re, minacciando di dividere in due il neonato conteso, riesce a far scoprire e a riconoscere la vera madre fra le due donne litiganti, distinguendo la madre naturale da quella che aveva curato ed allevato il bambino (I Re 3:16-28). Nella foto in bianco e nero tratta dalla rivista Architettura: rivista del sindacato nazionale fascista del gennaio-febbraio 1942, si può notare la scritta “Giustizia biblica” ora non più presente. L’altorilievo fa parte di un trittico posto nell’ambulacro della Corte d’appello; quello di Dazzi è posto a destra degli atri due rilievi. In origine i tre marmi erano accompagnati da iscrizioni descrittive ed esplicative, oggi purtroppo perdute. Le opere rientrano nel progetto decorativo complessivo originario ideato e disegnato per il Palazzo di Giustizia dall'architetto Marcello Piacentini, il quale commissionò per l'edificio oltre cento opere decorative
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303270794
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0