Giustizia romana. Traiano a cavallo circondato da grande folla, sullo sfondo architetture romane
rilievo
Romanelli, Romano (attribuito)
1882 - 1968
L'altorilievo è posto a sinistra rispetto ad altri due altorilievi di uguali dimensioni, realizzati da altri due artisti e collocati sulla parete centrale dell'ambulacro della Corte d'appello al terzo piano del Palazzo di Giustizia
- OGGETTO rilievo
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MATERIA E TECNICA
Marmo
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ATTRIBUZIONI
Romanelli, Romano (attribuito): scultore
- LOCALIZZAZIONE Palazzo di Giustizia
- INDIRIZZO Corso di Porta Vittoria angolo via Freguglia, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rilievo fu commissionato da Marcello Piacentini, progettista del Palazzo di Giustizia, assieme ad un altro centinaio di opere decorative. Lo scultore Romanelli, figlio e nipote d'arte, rappresenta qui una scena in linea con le sue realizzazioni fortemente influenzate dall’arte classica, frutto degli studi accademici condotti sulla scultura ottocentesca. La scena rappresenta l’episodio di “Traiano e la vedova”, menzionato da Dante nel X canto del Purgatorio. Al centro della composizione si staglia Traiano a cavallo, il fulcro della scena è rappresentato proprio dalla sua figura e da quella della donna ai suoi piedi che chiede giustizia. Egli appare circondato da una grande folla e dai soldati che lo acclamano portando gli stendardi. Sullo sfondo si intravvedono delle architetture colonnate, porticati che richiamano costruzioni antiche romane. Durante gli anni Trenta, ed in particolar modo dopo l’invasione dell’Etiopia da parte dell’Italia e successivamente alla dichiarazione dell’istituzione dell'Impero italiano da parte di Mussolini nel 1936, l'iconografia imperiale antica ebbe molto successo e venne strumentalmente proposta anche in questa lastra. Infatti, in essa, si ravvisano svariati richiami all’Impero Romano ed ai suoi simboli, nel tentativo di associare, legittimandolo, l'impero romano antico a quello dell’Italia di quegli anni. Tra i volti della folla che partecipa al trionfo dell’imperatore si possono riconoscere le fisionomie di alcuni personaggi contemporanei presenti anche in altre opere di Romanelli. Nella foto in bianco e nero tratta dalla rivista Architettura: rivista del sindacato nazionale fascista del gennaio-febbraio 1942, si può notare la scritta “Giustizia romana” ora non più presente. L’altorilievo fa parte di un trittico posto nell’ambulacro della Corte d’appello; quello di Romanelli è posto a sinistra degli altri due rilievi che all'origine erano accompagnati da iscrizioni descrittive ed esplicative, oggi purtroppo perdute
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303270793
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0