L'ingresso collocato a nord-est del recinto fieristico si segnala, oltre che per la presenza delle simmetriche palazzine degli Orafi, per i tre cancelli monumentali in ferro battuto che si attestano su Largo Domodossola, in asse con il percorso diagonale che distribuisce i diversi padiglioni. I cancelli sono opera di Alessandro Mazzucotelli e risalgono al 1923, collocandosi tra i rari elementi sopravvissuti della primitiva sistemazione della Fiera. Il disegno d'insieme dei tre cancelli è molto simile. Nella parte inferiore è collocata una fascia orizzontale, a mo' di zoccolo, scandita da una sequenza di colonnette. Superiormente si estende una più vasta area suddivisa da aste diagonali, a formare un motivo a losanghe, questa trama geometrica è interrotta al centro da un’ampia specchiatura di forma ovale, delimitata da una cornice contenente un motivo serpentiforme. L'ovale, che è suddiviso sull' asse verticale dall' asta di battuta del cancello, si arricchisce per la presenza dei nastri laterali che si sovrappongono alla trama delle losanghe e che si concludono con un disegno a spirale. Il limite superiore dei cancelli è definito da una sagoma curvilinea, che si eleva al centro in corrispondenza degli ovali sottostanti; il coronamento è formato da una fascia che segue la sagoma curva, contenente al suo interno una sequenza di volute affiancate; queste riprendono il motivo dei nastri ai lati degli ovali. L'asta di battuta, di forte spessore e decorata da borchie e motivi a forma di freccia, si conclude con una sagoma lanceolata, che emerge al di sopra dei cancelli e si compone di una serie di volute di grandezza decrescente verso l'alto. Alle estremità laterali si dispongono due fasce verticali, simmetriche, entro cui si sviluppa un motivo vegetale fortemente stilizzato, composto da una sottile asta centrale da cui si dipartono nastri spiraliformi. I cancelli sono incernierati a una parte metallica fissa, che li separa tra loro e li raccorda ai piloni laterali. Questa parte si caratterizza per le aste a sezione quadrata, concluse da piccoli cubi di ferro, che incorniciano e conferiscono slancio all'insieme dei cancelli. In prossimità del terreno sono collocati degli elementi di irrigidimento, ortogonali alla struttura, raccordati alle aste di sostegno con una sagoma curvilinea e decorati alloro interno con i consueti motivi a spirale. I cancelli si distinguono, oltre che per la maggiore larghezza di quello centrale, attraverso il diverso contenuto decorativo delle specchiature ovali, che vengono ad assumere il ruolo di medaglioni. Ciascuno di questi si riferisce a uno specifico ambito economico, con chiaro riferimento alle manifestazioni fieristiche. Il cancello di sinistra evoca la produzione agricola, attraverso la rappresentazione stilizzata di un fascio di spighe di grano, avvolte da un nastro che si scioglie ai lati in un libero intreccio di volute. Il cancello di destra raffigura la produzione industriale, con la sovrapposizione di un'incudine e di una ruota dentata. Il cancello centrale allude ai traffici commerciali, tramite la rappresentazione di un veliero in bassorilievo, visto da prua, completo di albero, parapetti, remi e ancore, queste ultime a tutto tondo e appese a catene. Non mancano la polena e i girali che ornano le fiancate. Sotto la nave il mare è rappresentato da una sovrapposizione di linee ondulate, mentre altre linee curve definiscono la sagoma delle nuvole nel cielo

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