soggetto assente
lapide,
post 1915 - ante 1940
disco lapideo circolare in serizzo o ghiandone-serizzo, con punto centrale metallico, inserito in lapide marmorea. Il disco circolare ha al centro un foro (oggi otturato da un elemento metallico) corrispondente, secondo la tradizione, alla prima Croce piantata a Milano da San Barnaba. Da quel punto si dipartono tredici raggi (i dodici apostoli e lo stesso Barnaba, tredekapóstolos)
- OGGETTO lapide
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MISURE
Diametro: 130 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Milanese
- LOCALIZZAZIONE Santa Maria al Paradiso
- INDIRIZZO corso di Porta Vicentina, 14, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza evangelizzatrice a Milano dell’apostolo Barnaba si basa sulla lacuna dei dati che lo riguardano negli Atti degli Apostoli dopo la rottura con Paolo di Tarso a proposito del futuro evangelista Giovanni detto Marco nel 48, con la successiva partenza del nostro per Cipro (Atti 15, 36-41); la citazione in Galati 2, 11-14 come schierato con Giacomo il Minore e in parte Pietro sulla questione della circoncisione lo fa supporre vivo alla data presunta di tale lettera, verso il 57. Al presumibile martirio a Cipro da parte della comunità ebraica (verso il 60?), attestato da parte delle fonti, si sovrappone la tradizione milanese che lo vuole protoevangelizzatore cittadino nel 51 (il che, a rigore, non contrasta con le fonti). Ne consegue la tradizione dell’erezione della prima Croce proprio nell’area dionisiana, e del primo fonte battesimale dove sarebbe sorto a memoriale il battistero di Sant’Eustorgio. La presenza milanese è attestata per la prima volta dallo pseudo-Epifanio (fine VII – inizi VIII), in un periodo cioè di concomitante crisi del mondo cipriota per le invasioni islamiche e di riorganizzazione della sede milanese in età carolingia. Nella tradizione liturgica ambrosiana viene così fissata la data del 13 marzo, con processione cittadina a San Dionigi. Il disco-reliquia può essere o un pezzo antico riutilizzato o un oggetto carolingio (l’assoluta semplicità del modellato rende possibili entrambe le ipotesi), probabilmente eseguito durante l’episcopato di Angilberto II (824-859) così decisivo per la stessa basilica. Del resto la tipologia della lapide a ricordo di una Croce ha vasta diffusione nel mondo cristiano: bastino l’Anastasis di Gerusalemme e il Montorio petrino di Roma. “Nel pavimento della chiesa (è) inserita una pietra rotonda con buco nel mezzo, difesa da crati di ferro, sotto cui avvene un’altra con la seguente iscrizione: ‘In hoc rotundo lapide erctum fuit vexillum Salvatoris a Sancto Barnaba Apostolo Mediolanen. Ecclesiae fundatore, ut Scriptorum Auctoritate et vetusta Populi huc confluentis XIII Martii traditione comprobatur. Quem, devotionis augendae gratia, jussum est exornari MDCXII” (Latuada, V, 1738, p. 276). Anche la tipologia della grata (non semplice protezione ma indicativo devozionale) ha esempi milanesi, dalla cripta di San Sepolcro a quelle di San Calimero e Santa Maria alla Fontana. La sistemazione del 1612 non sopravvisse al trasporto (probabilmente nel 1783) in Santa Maria al Paradiso, dove venne collocata nella stessa postura pavimentale. La lapide marmorea attuale è d’inizio XX secolo, probabile frutto del fervore erudito per le memorie paleocristiane tipico degli episcopati Ratti, Tosi e Schuster
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303268555
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI recto - DIE XIII MARTI ANNO DOMINI LI / S. BARNABAS APOSTOLUS EVANGELIUM CHRISTI / POPULO MEDIOLANENSE PRAEDICANDO IN LOCO / … (due righe semiabrase) - capitale - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0