monumento ai caduti - a colonna, opera isolata - ambito veneto (primo quarto sec. XVI, sec. XX)
monumento ai caduti a colonna
ca 1500 - ca 1525
Monumento con colonna di pietra d'Istria di reimpiego, probabilmente riferibile a maestranze venete attive nel primo quarto del Cinquecento (il territorio di Asola fu soggetto alla Serenissima dalla seconda metà del Quattrocento sino all'età napoleonica). La colonna, posta su di un dado di base, presenta motivi decorativi scolpiti, quali ghirlande vegetali e nastri, oltre ad uno stemma abraso sul fronte principale. Nel secondo dopoguerra venne reimpiegata come cippo in ricordo dei caduti di tutte le guerre, con la conseguente aggiunta di un bracere a tripode sulla sommità. Non sono presenti iscrizioni
- OGGETTO monumento ai caduti a colonna
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MATERIA E TECNICA
ferro/ stampaggio
CEMENTO
pietra d'Istria/ scultura
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MISURE
Profondità: 90 cm
Altezza: 390 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa dei SS. Rocco e Sebastiano
- INDIRIZZO Via Fulvio Ziacchi, s.n.c, Asola (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti di tutte le guerre del comune mantovano di Asola, realizzato tramite il reimpiego di un'antica colonna di provenienza incerta, venne inaugurato nei primi anni del secondo dopoguerra in concomitanza con la trasformazione in famedio della chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, davanti alla quale è posto. Il monumento fu voluto dall'Associazione Combattenti e Reduci locale; la notizia è stata ricavata da un pieghevole redatto dall'Archivio Storico Comunale di Asola (archivista Ester Cauzzi), che illustra brevemente le vicende dell'opera (l'opuscolo del 2008 s'intitola "Lungo via Piave. Memoria della Grande Guerra: dal Museo Civico, attreverso Parco Terzi, sino al Famedio di San Rocco"). Si riporta dal testo: "Sulla provenienza di questa colonna si sono fatte diverse e suggestive ipotesi ritenendola recuperata da qualche tempio di età romana e innalzata come albero della libertà dai Francesi (Alcide Azzoni), oppure identificata con la 'colonna della preda granda' o della piazza a cui venivano ricondotti furti, debiti (Manuela Pellegrini Galasi), piuttosto che colonna marciana collocata davanti alla Cattedrale, in modo non dissimile rispetto a tante altre piazze della terraferma veneta (Alberto Rizzi). Le ipotesi sono tutte plausibili e ad oggi, difficilmente verifiabili da un punto di vista scientifico." Si segnalano ulteriori opere commemorative ai caduti della Grande Guerra nel comune di Asola (escluse le località): il monumento su viale Belfiore (NCT 0303254040), il già menzionato famedio della chiesa di San Rocco con la lapide all'interno (NCT 0303267149), la lapide ai caduti della Grande Guerra (NCT 0303267146) e il monumento ai caduti dell'80° Reggimento Fanteria (NCT 0303267147), entrambi conservati entro il Palazzo Municipale. Bibliografia di confronto: Monumenti ai mantovani caduti per la patria, Associazione nazionale combattenti e reduci. Federazione provinciale di Mantova, 2002 (la lapide non è segnalata nel volume)// I caduti asolani: cento anni di storia, Armando Rati, Mantova, Sometti, 2001
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267148
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0