spada
Il grandioso monumento è costituito da tre strutture sovrapposte: una cappella ossario, una piattaforma terrazzata e un’imponente elemento terminale, formato da un’edicola disposta su quattro pilastri angolari. La cappella ossario trova collocazione in una cripta sotterranea accessibile dal fronte principale tramite una scalinata discendente. Il locale a tre navate è scandito da quattro colonne ottagonali che sorreggono un soffitto piano, scompartito dagli incroci degli architravi. La navata centrale è conclusa da abside quadrangolare con altare, che prende luce da due strette vetrate decorate a piombo con l’immagine di altrettanti angeli. Tutte le pareti perimetrali della cripta (controfacciata, laterali e quelle ai fianchi dell’abside), sono scandite dalla presenza di lapidi a loculo che contengono i resti dei caduti della Grande Guerra. Nella navata sinistra altri colombari sono raggruppati in una struttura a parallelepipedo con zoccolatura di base; in essa sono perlopiù custodite le spoglie delle vittime del secondo conflitto mondiale (non tutti i nomi dei caduti sono riconducibili con certezza a tale guerra, mancando indicazioni in merito). [CONTINUA IN OSSERVAZIONI]
- OGGETTO monumento ai caduti
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MATERIA E TECNICA
ferro/ stampaggio
pietra/ bocciardatura
vetro/ stampo
breccia rosa
bronzo/ fusione
CEMENTO
Marmo
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ATTRIBUZIONI
Pirovano Ernesto (1866/ 1934): architetto
- LOCALIZZAZIONE cimitero monumentale di Borgo Angeli
- INDIRIZZO via Cremona, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento-ossario ai caduti della prima guerra mondiale del cimitero monumentale di Borgo Angeli di Mantova venne inaugurato il 28 settembre del 1930 alla presenza del principe Umberto II di Savoia. La genesi della grandiosa opera principiò nel settembre del 1928, quando il Commissario governativo per le onoranze ai Caduti, in visita nella città, propose l'edificazione di un apposito monumento che potesse conservare le spoglie dei caduti della Grande Guerra. Soltanto il 16 aprile seguente la Giunta provinciale amministrativa deliberò favorevolmente in merito alla costruzione di una chiesa-ossario al centro del camposanto comunale. L’incarico di eseguire tale importante commissione venne affidato all’architetto milanese Ernesto Pirovano (1866/ 1934), già impegnato dal 1919 nella costruzione del fronte del cimitero (Pirovano vinse il bando per la costruzione della nuova facciata nel 1906). Il primo progetto venne presentato al podestà il 30 ottobre 1928 e la spesa massima prevista per la realizzazione doveva non superare le 250.000 lire. L’imponente corpo di fabbrica centrale venne costruito in calcestruzzo rivestito in pietra naturale, mentre i conci angolari che spartiscono i quattro pilastri furono realizzati con macigni provenienti da diverse località di guerra (indicate nelle relative iscrizioni). L’idea di collocare un altare sul terrazzo, in corrispondenza del fronte principale, fu scartata per dare precedenza alla torre con obelisco apicale, soluzione che permetteva una visione eguale dai quattro lati dell’opera. Così come la primigenia idea di collocare sulla sommità un elmetto venne soppiantata dalla realizzazione di una croce tridimensionale; tale scelta fu forse determinata dalla concomitante siglatura dei Patti Lateranensi nel febbraio del 1929 (progetto della prima versione conservato nell’Archivio storico comunale di Mantova). Dalla Relazione finale (1929) di Pirovani si apprendono alcuni particolari altrimenti di non immediata comprensione, come la partizione in dieci comparti dei loculi interni, ognuno dedicato a regioni di guerra, come Macedonia, Albania, Carso, Monte Grappa, etc. Dal 20 agosto del 1930 iniziarono le tumulazioni dei resti, concluse verso la seconda metà di settembre in occasione dell’inaugurazione ufficiale. Nel corso del secondo dopoguerra vennero aggiunti i colombari della struttura a parallelepipedo collocata nella navata sinistra: è probabile che l’intero complesso sia da ricondursi alla celebrazione delle vittime dell'ultimo conflitto mondiale, anche se soltanto alcuni loculi riportano informazioni in merito. Sono presenti, inoltre, anche sulle pareti a sinistra e a destra dell’abside, alcune lapidi ugualmente riferite ai caduti della seconda guerra mondiale. Bibliografia: Monumenti ai mantovani caduti per la patria, Associazione nazionale combattenti e reduci. Federazione provinciale di Mantova, 2002, p. 11// Pietre della memoria. Le arti nel cimitero monumentale di Mantova, a cura di Giovanna Ginex, Mantova 2000, pp. 46-52
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303254103
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI fronte principale, sul basamento dell'obelisco - MCMXV - generale Armando Diaz - a caratteri applicati in bronzo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0