San Pietro e San Paolo (in basso)
dipinto murale
1679 - 1679
Procaccini Giovan Battista (1649 Ca./ 1691 Post)
1649 ca./ 1691 post
Procaccini Giuseppe (notizie Fine Sec. Xvii)
notizie fine sec. XVII
Personaggi: San Pietro; San Paolo; Madonna Assunta. Figure: sibille; angeli
- OGGETTO dipinto murale
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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MISURE
Altezza: 0 m
Larghezza: 23.50 m
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ATTRIBUZIONI
Procaccini Giovan Battista (1649 Ca./ 1691 Post): esecutore delle quadrature
Procaccini Giuseppe (notizie Fine Sec. Xvii)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa della Certosa delle Grazie
- INDIRIZZO viale Monumento, 4, Certosa Di Pavia (PV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attuale decorazione, spettante ai fratelli Giuseppe e Giovan Battista Procaccini, sostituisce la precedente composizione cinquecentesca del genovese Ottavio Semino, di cui rimane un disegno autografo in collezione privata. Nella parte centrale, corrispondente alla navata maggiore, il maestoso affresco si articola su più livelli. Nella parte inferiore, due monocromi dei Santi Pietro e Paolo rimpiazzano l'originario finto bugnato del Semino. Al centro, la Vergine si libra in cielo attorniata da uno stuolo di angeli, mentre ai lati due nicchie con telamoni contengono altrettanti angeli musicanti, sovrastati da angeli reggifestone. La movimentata Assunzione contrasta con l'originaria figura del Semino, stante e in posizione frontale. Nella parte più alta, ai lati del rosone, sono disposte la Sibilla Tiburtina e la Sibilla Ellespontica. Nelle navate laterali la decorazione della controfacciata è limitata alla parte superiore polilobata, con angeli musicanti. ||La decorazione si inserisce all'interno di una potente struttura quadraturistica, dipinta dal frate certosino Giovan Battista Procaccini. Le membrature architettoniche, forse ispirate alla pittura di Andrea Pozzo, presentano piani di profondità sottolineati da chiaroscuri e elementi tratti dal Veronese, come i telamoni delle nicchie. Le figure sono invece opera di Giuseppe Procaccini, allievo del più famoso Ercole e imparentato anche con Camillo e Giulio Cesare. Dal maestro Ercole sembra discendere in particolare il modo di dipingere i panni, che si avvolgono attorno alle figure con pieghe profonde. Una certa influenza deve avere esercitato anche Federico Bianchi, forse supervisore dell'opera. L'esecuzione pittorica appare vivace e piacevole, anche se in alcune parti si può notare una certa approssimazione.||La vetrata della finestra circolare alla sommità della parete contiene nel mezzo Cristo Crocifisso
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300702339
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale e Museo della Certosa di Pavia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0