balaustrata - bottega valtellinese (sec. XVIII)

balaustrata, 1758 - 1762

La balaustra si svolge a forma di "elle": accompagna la seconda rampa di scale, che dall'atrio immette al primo piano e delimita l'affacciamento del piano. E' costituita da sei colonnine alternate a quattro elementi decorativi traforati. L'elemento decorativo che caratterizza l'affacciamento dal piano è di dimensioni maggiori, rispetto agli altri e reca, al centro, un motivo dal profilo mistilineo, che incornicia, su entrambi i lati, uno stemma: sul lato rivolto allo scalone, un leone rampante grigio recante una spada ed un castello grigio, in campo oro e sottoposte bande alternate grigio- oro; sul lato, rivolto al piano, un cigno in campo rosso. Sul ripiano della balaustra sono posti, all'inizio ed alle due estremità dell'affacciamento dal piano tre vasi simili, con frutta, caratterizzati da un moto ad avvitamento che, sottolineato dalle striscie dorate, sale dal corpo rigonfio a segnare il collo sottile

  • OGGETTO balaustrata
  • MATERIA E TECNICA pietra di Viggiù/ doratura/ intonacatura/ scultura
  • MISURE Profondità: 28
    Altezza: 83
    Larghezza: 688
  • AMBITO CULTURALE Bottega Valtellinese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Malacrida
  • INDIRIZZO via Malacrida, Morbegno (SO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La balaustra dello scalone, come già rilevato per la balconata del terrazzo, rientra nell'ambito degli interventi architettonici voluti da Gianpietro Malacrida così da "ridurre a regola architettonica" (A. Malacrida, p. 113) quanto già esisteva del palazzo. La datazione, pertanto, oltre che per ovvi motivi stilistici, non può scostarsi dal settimo decennio del secolo, mentre l'edificazione delle due rampe di scale è da riferirsi agli interventi di Ascanio I, nel periodo 1707- 57 (Ascanio Malacrida, p. 314). Per ulteriori notizie si rinvia alla scheda (03/ 00214123). I due stemmi che figurano nella parte della balaustra delimitante affacciamento dal piano, sono riferibili ai Malacrida (quello dal leone rampante) ed ai Paravicini (quello dal cigno bianco), infatti la moglie di Gianpietro Malacrida, committente dei lavori, era Maddalena Paravicini Sabino di Ardenno
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300214131
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1758 - 1762

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE