motivi decorativi a candelabra

decorazione pittorica 1516 - 1526

La decorazione dipinta dell'ancona è una realizzazione imponente in quanto ciascun intaglio è accuratamente dipinto. Le vesti dei personaggi sono inoltre tutte decorate da finissimi motivi in oro: nello sfondo dei pannelli scolpiti (Natività; Fuga in Egitto; Pentecoste) sono dipinti paesaggi ravvivati da lumeggiature in oro, come in una miniatura. Il maggior impegno decorativo si dispiega però nelle tre scene della predella, che si svolgono in interni architettonici: in esse le membrature architettoniche sono adorne di fregi decorativi e di raffinate grottesche con minuscole figurine mitologiche e fantastiche, in vivacissimo movimento; nel pannello centrale con lo Sposalizio della Vergine inoltre vi sono alcune scene figurate, realizzate a monocromo, come finti affreschi: nella lunetta di fondo dell'abside vi è il Sacrificio di Isacco; nelle lunette dell'arco trionfale sono due figure di angeli; sull'alto cornicione mediano della navata centrale, ai lati di un oculo, sono le due scene del Peccato originale e della Cacciata dal paradiso

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura a tempera/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Del Maino Giovanni Angelo (notizie Dal 1496/ Ante 1505)
    Ferrari Gaudenzio (1475/ 1546)
    Stella Fermo Detto Fermo Da Caravaggio (notizie 1519-1563)
  • LOCALIZZAZIONE Morbegno (SO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esecuzione dell'opera è documentata in modo preciso da una serie di note di pagamento conservate nell'archivio della chiesa, da cui risulta che lo scultore Giovanni Angelo Del Maino stipulò, il 18 agosto 1516 un contratto con la Compagnia dei Battuti e ricevette poi pagamenti per il suo lavoro fino al 1519. Dal 1520 al 1526 risultano invece effettuate altre spese a favore di Gaudenzio Ferrari e di Fermo Stella per la doratura e la dipintura dell'opera. Riguardo alla dipintura dai documenti, in particolare dall'atto di pagamento del 1521, si ricava l'incarico che ebbe Gaudenzio Ferrari, "domino Gaudentio pictori quo indoraverit anchonam et ornaverit auro et coloribus dictam anchonam". L'ampiezza e la complessità del lavoro giustifica l'arrivo nel 1522 dell'allievo Fermo Stella, il cui intervento tuttavia deve essere stato esclusivamente di aiuto nell'esecuzione. La qualità delle parti dipinte è così alta che anche in assenza di documenti la mano di Gaudenzio sarebbe stata ipotizzabile ugualmente, sulla base di alcuni particolari probanti: ad esempio nel pannello con lo Sposalizio della Vergine le piccole scene a monocromo presentano un disegno molto vivace, condotto con il segno filante e atmosferico tipico dei disegni di Gaudenzio; le bellissime grottesche con figurette dei pannelli della predella trovano puntuale raffronto con i fregi della volta della cappella di S. Margherita in S. Maria delle Grazie a Varallo (1507-8) e con quella della lunetta esterna della chiesa della Madonna di Loreto a Roccapietra di Varallo (1517 ca.), al cui confronto queste di Morbegno , pur a un livello accentuatamente miniaturistico, non sfigurano affatto. Molto interessante è la scelta iconografica dei soggetti delle piccole scene a monocromo di cui si è detto, collegati al concetto di redenzione: il Sacrificio di Isacco preannuncia la passione di Cristo e le storie dei progenitori ricordano l'annuncio della redenzione del genere umano che si attuerà per il tramite della Vergine alla cui glorificazione l'intera ancona è dedicata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300210254-26
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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