pavimento cosmatesco,
pavimento decorato da mosaico in opus sectile e scandito da cornici bianche, percorse da fasce a losanghe, che racchiudono grandi motivi fitomorfi o geometrici. In alcune cornici sono incise iscrizioni lacunose
- OGGETTO pavimento cosmatesco
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco/ opus sectile
marmo nero/ opus sectile
- AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
- LOCALIZZAZIONE di San Benedetto abate
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pavimento della cappella di San Simeone è realizzato per il presbiterio della chiesa tra il 1130 e il 1139 (Piva, 1994, p. 20) e adotta la tecnica dell’opus sectile in stile romano cassinese, come afferma lo studioso Quintavalle (ripreso in Piva, 1980, p. 46, in Piva, 1994, p. 20 e in Piva, 2007, p. 24 e da Caleffi, 2010, p. 55). I marmi policromi sono tagliati in lastre sottili per formare le tessere che compongono motivi floreali e geometrici come nei pavimenti delle grandi chiese benedettine di Montecassino (solo in minima parte conservato) e di Saint Benoit sur Loire. Durante il restauro giuliesco della chiesa il pavimento è trasferito nella prima cappella a sinistra, dove viene ricomposto senza seguire la disposizione originaria tanto che il senso delle iscrizioni incise è andato perduto. Infatti solo un frammento dell'iscrizione con la data "CXXX" è conservato sul lato sinistro del pavimento. Secondo Piva (1980, p. 46) le iscrizioni frammetarie potrebbero essere così ricomposte: "XLVII DE MENSE MAII PERFECTVM EST HOC OPVS"; "ANNO DO(MINI)/ (IN)CARNATIONIS MILLESIMO/ CXXX". Pertanto lo studioso data il pavimento al 1130 e indica il 1447 come anno dell'intervento giuliesco. Il reimpiego di elementi medievali da parte di Giulio Romano è dettato non solo da motivi economici ma anche ideologici per ribadire la “continuità” tra chiesa rinascimentale e quella precedente (Piva, 2007, p. 68). Inoltre nella chiesa è conservata anche un’altra lastra in opus sectile (per la quale si propone il riferimento orizzontale 0300185414) che è esposta nella sesta cappella della navata sinistra e che proviene dall’incrocio del transetto della chiesa, dove si trovava l’altare
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185414
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI lato sinistro - HS. LE. 9IA - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0