San Filippo Neri in meditazione

dipinto, 1730 - 1799

dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano-lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Pralboino (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il santo raffigurato nel dipinto in esame è da identificare in San Filippo Neri, fondatore della Congregazione dell’Oratorio, canonizzato nel 1622 da Gregorio XV. Infatti l’immagine del santo si attiene fedelmente all’iconografia tradizionale fissata da Guido Reni nella pala conservata in Santa Maria della Vallicella a Roma (pubblicato in http://www.oratoriosanfilippo.org/iconografia64.html). Questa viene replicata in più versioni sia nel secolo XVII sia in quello successivo, come mostrano i dipinti di ambito emiliano, umbro e veneto pubblicati nel sito della Fondazione Federico Zeri (in http://www.fondazionezeri.unibo.it/home/fototeca/00000045_la_fototeca.html ). In ambito bresciano la figura di San Filippo Neri è celebrata nei dipinti destinati alla chiesa cittadina di Santa Maria della Pace, che viene affidata ai filippini nel 1674. Di queste opere l’anonimo autore del dipinto in esame deve aver tenuto in considerazione il “San Filippo Neri in preghiera” (dipinto pubblicato in http://www.oratoriosanfilippo.org/S._Filippo_13.jpg), conservato nella sacrestia di Santa Maria della Pace, che è realizzato dal bresciano Francesco Paglia (1635- 1714). Egli fu allievo di Guercino e rientrò a Brescia nel 1666 per poi legarsi alla pittura veneziana. Anche il dipinto di Pralboino è da riferire ad una destinazione bresciana dal momento che sullo sfondo compare la veduta del castello di Brescia dal piazzale della Torre Mirabella. Tuttavia non è certo l’attuale collocazione a Pralboino fosse proprio quella originaria, poiché nella chiesa di Santa Maria degli Angeli ancora nel 1810 non compariva alcun dipinto di tale soggetto anzi nell’attuale collocazione era citata una pala raffigurante il frate minore “San Pasquale Baylon” (come attesta il “Primo Inventario” citato nelle fonti). Inoltre l'ancona (per la quale si rimanda al riferimento orizzontale 0300185329) nella quale la pala è inserita appare modificata. Rispetto al modello bresciano realizzato dal Paglia, comunque, l’esecuzione del dipinto di Pralboino appare più tarda infatti la cromia è più fredda, sono descritti con precisione i particolari dell’ambiente, gli arredi barocchi, la luce è più chiara e differente è la resa del volto del santo che, scavato dalle ombre sulla tempia e nelle gote, riprende in forma più rigida il “San Filippo Neri in meditazione” eseguito da Giovanni Battista Piazzetta nel 1730 circa (conservato nella collezione Reuter, a Dusseldorf, e divenuto anch’esso modello di altri dipinti di analogo soggetto come testimonia la replica di un anonimo pubblicata sul sito della Fondazione Federico Zeri, http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda.jsp?decorator=layout_S2&apply=true&tipo_scheda=OA&id=71382&titolo=Piazzetta+Giovanni+Battista+%2c+San+Filippo+Neri+in+meditazione). L’esecuzione della pala di Santa Maria degli Angeli dovrebbe, quindi, cadere nel secolo XVIII e l’autore dovrebbe ricercarsi nel medesimo ambito emiliano-lombardo settecentesco in cui è prodotta la tela (pubblicata in http://www.europeana.eu/portal/record/08504/167D2AD56F952FFF40B7A192CE281CA4858C284C.html) che riproduce il volto del santo realizzato da Francesco Paglia e che sembra una perfetta copia anche del volto di Pralboino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185330
  • NUMERO D'INVENTARIO Pralboino. Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Inv. Dem
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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