decorazione plastica, opera isolata - bottega bresciana (sec. XV)

decorazione plastica, 1444 - 1497

decorazione formata da un cordolo attorcigliato compreso tra una fascia di archetti trilobi pensili, entro cuspidi, e una fascia di coppie di girali che terminano con fiori a tre petali

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ modellatura in stampo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Bresciana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di Santa Maria degli Angeli
  • INDIRIZZO Via Santa Maria degli Angeli, Pralboino (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione in cotto in esame caratterizza la cornice che corre sottogronda sui fianchi esterni della chiesa di Santa Maria degli Angeli ed è presente anche in alcune formelle che sono inserite all’interno di essa, nello spazio tra i capitelli d'imposta delle volte del presbiterio e in una cornice nel vano annesso al presbiterio (per tutte queste opere si propone il riferimento orizzontale 03185274). In tal modo si viene a creare un legame tra esterno e interno della chiesa. L’intera decorazione, compresa le formelle dell’interno, è da riferire alla medesima bottega, di ambito locale, che propone i motivi cari al gusto gotico: il cordolo a torciglione, gli archetti trilobi pensili, le cuspidi e l’elegante girale vegetale dalla linea sinuosa. Soprattutto gli archetti trilobi e il cordolo attorcigliato sono diffusissimi nelle decorazioni a corredo delle architetture, si ritrovano identici, per esempio, anche nel portale di accesso all’ex convento benedettino di San Benedetto Po e nelle cornici dell’annessa basilica tardogotica, ristrutturata intorno alla metà del secolo XVI su commissione di Guido Gonzaga. L'esecuzione dovrebbe cadere nei medesimi anni in cui si definisce la forma architettonica della chiesa: tra il 1444, quando i nobili Gambara donano ai minori osservanti l'appezzamento di terreno per costruirvi il loro convento (informazione ricavata dal contributo di B. Viscardi citato in bibliografia di confronto, p. 159), e il 1497, quando è consacrato l'altare maggiore della chiesa (come attesta l'iscrizione della lapide inserita nell'attuale altare settecentesco). Rappresenta una delle poche testimonianze della fabbrica della chiesa quattrocentesca che è stata pesantemente rimaneggiata nel secolo XVIII, per i lavori di riorientamento che si concludono nel 1757 con la consacrazione del nuovo altare maggiore. Non si esclude la possibilità che il materiale in cotto provenisse da una delle tre fornaci del territorio pralboinese, che già erano servite nella seconda metà del secolo XV per la fabbrica del palazzo signorile dei Gambara, dal momento che proprio a Santa Maria si trovava una fornace di proprietà dei Gambara (per la presenza delle fornaci a Pralboino si rimanda al contributo citato in bibliografia di confronto di B. Viscardi, p. 53)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185274
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2013
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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