altare, opera isolata - bottega bresciana (sec. XVII)

altare, 1653 - 1700

Una pedana con angoli smussati reca al centro una lastra di marmo rosso e sulla battuta è decorata da motivi geometrici. La mensa presenta un paliotto con lastra centrale entro cornice nera decorata da motivi geometrici, ai lati pilastrini decorati da testine alate in rilievo che sormontano specchiature geometriche comprese tra motivi a giglio. Concludono la struttura ali profilate da volute nere

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA breccia apuana
    marmo botticino/ scultura
    marmo rosso di Verona
    pietra di paragone/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Bresciana
  • LOCALIZZAZIONE Pralboino (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Opera di buona fattura che si distingue per il rigore dell’impostazione, caratteristica degli altari bresciani del secolo XVII che seguono le raccomandazioni del cardinale Borromeo circa la sobrietà delle suppellettili sacre. La decorazione è limitata a motivi geometrici e la ridotta cromia dei litotipi ( il nero di paragone di cornici e profili, il bianco dei rilievi scolpiti e il rosso della breccia della lastra centrale della mensa e del rosso di Verona della pedana) rimandano al gusto per i contrasti netti di colore e alla tipologia del paliotto a lastra unica entro cornice nera intarsiata che si riscontra non solo nella medesima chiesa di Santa Maria degli Angeli (nell’altare di San Francesco), ma anche nella coppia di altari della Pieve della vicina Ostiano (l’altare di San Francesco e l’altare della seconda cappella a sinistra, pubblicati da Merlo nel contributo citato nella bibliografia di confronto). Per tali manufatti il prototipo potrebbe essere l’altare del Corpus Domini, realizzato nel 1653, per la chiesa di Santa Maria in Calchera a Brescia, mentre l’altare dei Santi Antonio Abate e Antonio da Padova nella chiesa bresciana di San Giuseppe, della fine del secolo (pubblicato da R. Massa nel contributo citato in bibliografia di confronto), mostra già un’evoluzione per il movimento delle statue inserite nei pilastrini. Pertanto si deve attribuire ad una bottega bresciana sia l’altare in esame sia l’identica mensa della seconda cappella a sinistra (per i quali si propone il riferimento orizzontale 00185282). Nel "Primo Inventario degli effetti mobili e arredi della Chiesa esistenti nel soppresso convento di Santa Maria degli Angeli di Pralboino" compilato il 24 maggio del 1810 nella cappella dedicata alla “Beata Concezione di Maria” è menzionato "un parapetto con gradini di marmo". La devozione all'Immacolata Concezione è attestata in Santa maria degli Angeli già dal 1597, quando il canonico Antonio Arboreo e il Visitatore entrano nella chiesa dei frati minori e registrano un altare della Concezione di Santa Maria Vergine, che deve essere provvisto della lapide sacra, e gli altari di San Francesco e quello di San Giorgio, oltre all'altare maggiore (Visita Pastorale del 59 ottobre 1597, Archivio Storico Diocesano, Visite Pastorali, c. 242, f. 137)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185323
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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