Madonna con Bambino, San Giuseppe, San Francesco d'Assisi, Sant'Antonio di Padova, San Ludovico di Tolosa, Santa Chiara e il cardinale Uberto Gambara

dipinto, post 1833 - ante 1898

dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Pralboino (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto in esame è segnalato dalla dottoressa Marti della SBAE di Mantova nella relazione del suo sopralluogo del 1982 come copia ottocentesca della pala originale di Moretto (si veda la relazione citata nelle fonti). Fino alla soppressione della chiesa e del convento di Santa Maria degli Angeli la pala di Moretto era inserita nella cornice in stucco della parete di fondo del coro, come è attestato nell’inventario compilato nel 1810 (citato nelle fonti). L’11 marzo 1833, invece, il “quadro dell’altare maggiore” risulta già “fatto levare” dal coro della chiesa ed è collocato nella chiesa parrocchiale, tanto che in tale data viene indirizzata alla Parrocchia di Pralboino una richiesta di riconsegna alla chiesa demaniale di Santa Maria degli Angeli, insieme ad altri beni trasportati come paramenti sacri, “due vasi di acquasanta”, un calice e un “San Girolamo di autore non comune”, in quanto tutti sono “proprietà dell’Erario” (la lettera, citata nelle fonti, è conservata in Archivio di Stato di Brescia, Fondo Intendenza Finanza Soppressioni, busta 69 Pralboino). In seguito alla mancata restituzione del dipinto originale, si procede a commissionarne una copia, per coprire lo spazio lasciato vuoto. D’altra parte nei medesimi anni l’originale di Moretto suscita l’attenzione degli studiosi poiché già nel 1858 circola un’incisione del dipinto realizzata da Bramati su disegno di Federico Odorici, pubblicata nel volume di Litta dedicato alle famiglie celebri d’Italia (si veda F. Odorici, "Gambara di Brescia", in P. Litta "Le famiglie celebri d'Italia", 1858, tomo X). I tre fratelli Bramati, Antonio, Giuseppe e Luigi, sono disegnatori e incisori milanesi specializzati nelle vedute, nei rilievi architettonici e nella riproduzione di opere di artisti ottocenteschi. Spesso firmano le incisioni con il solo cognome rendendo difficile assegnarle ad una singola personalità (si veda la voce biografica curata da Antonia Borroni pubblicata in http://www.treccani.it/enciclopedia/bramati_(Dizionario_Biografico)/). Federico Odorici, nato a Brescia nel 1807 e morto nel 1884, si dedica alla studio della storia locale e si appassiona alla pittura, frequentando l’ambiente dell’Accademia di Brera. Dal 1853 al 1869 pubblica gli undici volumi delle “Storie Bresciane”, in seguito è nominato anche Prefetto della Biblioteca di Brera e si oppone alla messa all’asta del castello di Sirmione nel 1869 (informazioni ricavate dalla voce biografica curata da Severino Bertini pubblicata in http://www.archividelgarda.it/index.php?page=federico-odorici). Come nell’incisione del 1858 così anche la copia di Santa Maria degli Angeli raffigura la pala con la centinatura originale, che è modificata prima del 1898. L’anonimo artista che esegue la copia in esame si distingue per la qualità e la fedeltà d’esecuzione e deve essere cercato tra la cerchia dei pittori di ambito accademico che si esercitano con dedizione nelle copie dei grandi maestri. E’ da riferire, quindi, all’ambiente milanese, frequentato dal medesimo Odorici e dai Bramati. Per la lettura iconografica del dipinto si rimanda alla scheda della pala originale di Moretto, oggetto della presente campagna di catalogazione in quanto bene demaniale, eseguito prima della soppressione del complesso di Santa Maria degli Angeli (per l'originale e la copia si propone il riferimento orizzontale 0300185309)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185309
  • NUMERO D'INVENTARIO Pralboino. Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Inv. Dem 18
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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