cornice, opera isolata - bottega bresciana (terzo quarto sec. XVIII)

cornice, 1751 - 1757

cornice in stucco dal profilo mistilineo con volute crestate ai lati che sostengono una cimasa anch'essa mistilinea, segnata da volute crestate. Timpano curvilineo sormontato da festoni che si dipartono da un motivo a accartocciato. La base della cornice presenta al centro una cartella in rilievo che reca il simbolo dell'ordine francesano, mentre ai lati sono due stemmi dei Gambara, entro medaglioni affusolati. Al centro serie di cornici rettangolari rilevate che racchiudono il dipinto e che sono sormontate dal simbolo della colomba

  • OGGETTO cornice
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura
    stucco/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Bottega Bresciana
  • LOCALIZZAZIONE Pralboino (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ancona in esame è caratterizzata da linee mosse e da motivi decorativi, come le volute crestate e i cartocci, di gusto barocchetto. E' da assegnare ad una bottega locale attiva in Santa Maria degli Angeli nel sesto decennio del secolo quando i lavori di riorientamento della chiesa sono conclusi, in concomitanza con la consacrazione del nuovo altare nel 1757, e quando viene avviata la decorazione plastica dell'interno. La complessità del disegno della struttura e la presenza degli stemmi dell'ordine francescano e della famiglia Gambara sono da porre in relazione con la funzione di incorniciare la pregiata pala del coro, il dipinto di Moretto, che in seguito alla soppressione del convento del 1810 viene spostata nella parrocchiale ma è subito sostituito dalla copia ottocentesca ancora visibile "in loco". In tal modo si conferisce la dovuta evidenza al legame tra i francescani osservanti di Pralboino e la nobile famiglia Gambara. Furono i Gambara a donare ai francescani, nel 1444, l'appezzamento di terreno per farvi edificare il convento e la chiesa (si veda il contributo di B. Viscardi citato in bibliografia di confronto), al cardinale Uberto Gambara risale la committenza del dipinto di Moretto, in cui il nobile prelato si fa raffigurare accanto ai santi dell’ordine francescano. Infine la chiesa, fino alla soppressione del 1810, assolve alla funzione di cappella gentilizia per custodire i sepolcri dei Gambara, tra i quali quello segnato dalla bella lastra marmorea scolpita con un gambero d'acqua dolce che è stato trafugata prima del 1982 ed è pubblicata nel contributo di Bruna Viscardi (citato in bibliografia di confronto, p. 57). Tale versione semplice dello stemma Gambara è ripresa nell'ancona in esame. L'emblema francescano posto in evidenza al centro della base, invece, è il medesimo che compare nell'ancona del secondo altare di sinistra (si veda NCTN 0300185287) e risale alla fine del secolo XV. La sua origine è da attribuire ad una scelta di san Bonaventura che volle per il proprio stemma da cardinale uno scudo azzurro con la mano di Cristo e quella di San Francesco inchiodate una sull’altra da un unico chiodo a voler significare il patto indissolubile che lega ogni frate minore a Cristo. In seguito l’emblema venne adottato come stemma ufficiale dell’Ordine dal generale Francesco Sansone, ministro dei frati minori dal 1475 al 1499, ma nel corso del tempo si è modificato: le braccia si sono allontanate, quella di san Francesco è stata contrassegnata dalla manica del saio e il chiodo è scomparso, inoltre spesso è stata aggiunta la croce (le informazioni sull’evoluzione e sul significato dello stemma serafico sono ricavate da http://santantoninob.altervista.org/index.php/component/content/article/48-articoli/106-lo-stemma-francescano.html)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185308
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • STEMMI in basso ai lati - gentilizio - Stemma - Gambara - 2 - gambero d'acqua dolce in campo libero
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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