decorazione plastico-architettonica, opera isolata - bottega bresciana (sec. XV)
decorazione plastico-architettonica
1444 - 1497
struttura dell'ex chiostro inglobato nella muratura. Nell'ordine inferiore si distingue una loggia tamponata con sette arcate a tutto sesto su colonne ottagonali con capitelli a cubo scantonato su doppio collarino. L'ordine superiore, anch'esso accecato, presenta colonne con capitello a cubo scantonato che reggono un architrave
- OGGETTO decorazione plastico-architettonica
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MATERIA E TECNICA
stucco/ intonacatura
muratura/ intonacatura
stucco/ modellatura
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MISURE
Altezza: 1100 cm
Larghezza: 3400 cm
- AMBITO CULTURALE Bottega Bresciana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di Santa Maria degli Angeli
- INDIRIZZO Via Santa Maria degli Angeli, Pralboino (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La struttura in esame appartiene all'ex chiostro quattrocentesco del convento di Santa Maria degli Angeli. Il convento è costruito dopo che nel 1444 i nobili Gambara donano ai minori osservanti "una pezza di terreno" e nel 1451 accoglie la predicazione di San Giovanni da Capestrano. Nel 1458 la costruzione del complesso è già a buon punto dal momento che ospita un Capitolo provinciale. Nel 1497 l'intero complesso, che comprende la chiesa e il convento, risulta concluso poichè in tale anno avviene la consacrazione dell'altare maggiore della chiesa (per le vicende storiche del complesso si rimanda al contributo di B. Viscardi citato in bibliografia). Nella veduta del convento, dipinta nel 1625 circa da Antonio Gandino nel chiostro di San Giuseppe a Brescia, è ancora visibile il loggiato del piano inferiore del lato occidentale, ma non quello del lato in esame, del chiostro, che in seguito viene inglobato nell'attuale cascinale attiguo alla chiesa. E' probabile che il loggiato in esame, sul fianco meridionale della chiesa, sia stato tamponato in concomitanza con i lavori di riorientamento che coinvolsero Santa Maria degli Angeli intorno alla metà del secolo XVIII. La tipologia del capitello "a cubo scantonato" su collarino che compare nell’opera in esame è di matrice cistercense e viene ripresa nelle chiese francescane del secolo XIII, come attesta la presenza nella cappella Beccaria della chiesa di San Francesco a Pavia di fine secolo (pubblicato nel contributo di M. T. Mazzilli Savini citato in bibliografia di confronto, p. 461 e p. 525, fig. 71). Il suo uso perdura anche nel secolo successivo, ad esempio nelle arcate del fianco meridionale della chiesa tardo gotica di San Tommaso a Pavia (1388- 1478), dell’ordine domenicano (si veda il contributo di M.T. Mazzilli Savini citato in bibliografia, p. 472 e p. 527 fig. 74). La decorazione del lato del chiostro attiguo alla chiesa è completata dalla decorazione pittorica a motivi geometrici e dalle relative iscrizioni, per le quali si propone il riferimento orizzontale 0300185272
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185272
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0