Il Trionfo della Carità. trionfo della Carità

dipinto, ca 1550 - ca 1550
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Vasari Giorgio (1511/ 1574): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Salviati Francesco (inv. Nap.)
    Zucchi Jacopo (barocchi P. 1963-64 E 1964, Arrigoni L., 1984)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
  • INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola, inserita nell'Inventario Napoleonico, non deriva da una confisca ma da uno scambio con l'antiquario milanese Fedele Bozzotti che cedettel'opera il 1° luglio 1819 ottenendo in cambio una Madonna con il Bambino e San Giovanni Battista e due tavolette con Storie della Vita di Sant'Agostino, facenti parte della predella della pala di Gerolamo Genga per la Chiesa di Sant'Agostino a Cesena (Forlì) ora a Brera. Entrata in Pinacoteca come Carità con diversi putti ed attribuita al Salviati conservò tale riferimento anche dopo che H. Voss (1920), interpretandone il soggetto come un Trionfo della Fede, l'aveva riferita al Vasari insieme al relativo disegno preparatorio del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi a Firenze (inv. n. 1071 S) ritenuto di Salviati. L'opinione di Voss è stata condivisa da E. Pillsbury (1974) mentre P. Barocchi (1963-64 e 1964) proponeva il nome di Jacopo Zucchi sia per il dipinto che per il disegno, attribuzione seguita anche da L. Arrigoni (1984). Recentemente Ch. Davis (1981) e poi L. Corti (1989) hanno separato le responsabilità; in particolare Davis, che pone delle analogie con un disegno di Vasari conservato alle Courtauld Institute Galleries di Londra (inv. n. 3504), ha rilevato che il tema raffigurato è identificabile come Carità (presenza del pellicano che nutre i piccoli col sangue del suo petto e vaso con fiamma). A. Giovannetti (1992) non condivide il riferimento al Bocchi e torna all'attribuzione di Voss che ascrive la tavola al Vasari. Il riferimento cronologico da lei proposto (1550 ca.) nasce dal confronto con lo Stendardo della Compagnia di San Giovanni de' Peducci del Museo Diocesano di Arezzo e con la Resurrezione della Pinacoteca Nazionale di Siena. La studiosa ricorda anche che Vasari nei suoi Ricordi cita una Carità eseguita a Firenze nell'agosto 1544 ed oggi apparentemente dispersa, ma ritiene che l'identificazione con l'opera in esame non sia convalidabile con adeguata documentazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300180319
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. Nap. 917
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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