decorazione plastica, complesso decorativo di Sanz Giovanni Antonio (attribuito) (ultimo quarto, prima metà sec. XVI, sec. XVIII)

decorazione plastica, ca 1721 - ca 1749

Decorazione in stucco

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA Stucco
    vetro/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Sanz Giovanni Antonio (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Almenno San Salvatore (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per quanto riguarda il problema generale della decorazione in stucco della chiesa e per la rassegna dei pareri espressi dalla critica sugli stucchi, considerati sempre nella loro globalità, nonostante le notevoli differenze fra cappella e cappella, si rimanda alla scheda 03/00175375, anche per quanto riguarda riferimenti bibliografici più generali. Nell'inventario 1965, p.67 la cappella è detta appartenere ai conti Pelliccioli, supposizione pienamente attendibile, vista la posizione della lastra tombale seicentesca della famiglia, collocata nella navata davanti ad essa (cfr. scheda 03/00175359). Nel XVII e per tutto il XVIII secolo fu la cappella più importante della chiesa, essendo intitolata a S. Maria Mater Consolationis, come recita la scritta sulla targa sopra l'altare. Ad essa faceva capo la potente Confraternita della Cintura, i cui appartenenti vi godevano indulgenze privilegiate, come ricorda l'iscrizione sullo stemma in stucco della chiave di volta dell'ingresso della cappella. Si confronti anche le schede 03/00175440 (madre e figlie) e 03/00175441 per il ricco servizio d'altare eseguito nel 1759 forse su commissione della ricca confraternita stessa. Si veda Gamba 1971/72, p. 25-26 e p. 236-237 per le notizie più dettagliate che documentano l'importanza della Confraternita a partire dal Seicento, e per quanto riguarda la documentazione ad essa relativa conservata nellArchivio della Parrocchiale Manzoni (1988, p.198 e n. 61 p.199) la identifica con la cappella per la quale Lorenzo Tonoli de Sonetti fece una donazione nel 1616 per un altare da porre dinnanzi ad un'immagine della Vergine da Lui fatta dipingere; la dice inoltre rinnovata nel XVII secolo. La cappella,proprio per la sua importanza, fu soggetta alle modifiche più profonde nel corso del tempo: si conserva ricordo di pagamenti avvenuti nel 1656 per l'esecuzione di stucchi per questa cappella (ms Almenno f. 71 LXXII cit. in Gamba, 1971- 1972, p. 115 n. 1. Certamente doveva trattarsi di unaversione decorativa ora distrutta e sostituita da quella attuale costruita dopo il 1721: il grandioso accesso alla cappella taglia una lapide tombale datata 1721 (cfr. scheda 03/00175358.0 e 03/175358.1). Ciò trova conferma negli stucchi assegnabili per motivi stilistici ad un bravo stuccatore del Settecento, forse proprio Giovanni Sanz, indicato genericamente come autore di "due angeli...con diversi puttini" nella chiesa dal Tassi (ante 1793 e a cura di F.Mazzini, 1970 v. Il, p.101). Infatti due angeli sormontano ed affiancano l'ancona - e si tratta delle uniche figure a tutto tondo di angeli nella chiesa- e sopra il tabernacolo si librano in alto due puttini, e ancora quattro cherubini si dispongono intorno alla Colomba dello Spirito Santo. In conclusione è questa l'unica cappella della chiesa completamente ricostruita nel XVIII secolo, probabilmente per volontà della Confraternita della Cintura, come farebbe pensare l'iscrizione sulla targa. Si realizzarono quindi gli stucchi: quelli dell'arco di ingresso sono sobri e presentano caratteri di asciutta eleganza omogenei a quelli dell'imponente ancona in stucco. Le due paraste esterne alla cappella e sovrastanti i pilastri appartengono invece all'intervento dell'ultimo quarto del XVI secolo, quando fu realizzato l'organo (03/00175411)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300175388-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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