Madonna con Bambino, san Giuseppe, sant'Elisabetta e san Giovannino

dipinto, ca 1530 - ca 1530

Affresco strappato e montato su alveolare, dalla sagoma centinata e con cornice a crochet. Tutta la parte centrale dell'affresco, altrimenti ben conservato poiché realizzato con maestria tecnica, è andata perduta e la lacuna interessa anche Gesù Bambino, del quale si intravede solamente il braccio sinistro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veronese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco proviene da un'abitazione di via Alberto Mario, nel quartiere Bellalancia, demolita alla fine degli anni Cinquanta del XX secolo. Per la precisione, il dipinto dovrebbe essere stato strappato dalla casa storicamente della famiglia Agnelli (su cui, cfr. cat. 168-177). Viene inventariato nel 1973 come opera della seconda metà del XVI secolo. La composizione asseconda la sagoma centinata della cornice a crochet in cui è dipinta: al centro la Vergine Maria siede su una roccia e tiene il Bambino in braccio; sulla sinistra san Giuseppe, appoggiato al bastone, porge un frutto che parrebbe un fico; da destra avanza santa Elisabetta col figlio, il giovane Battista, che sembra presentare un agnello al Bambino. Tutta la parte centrale dell'affresco, altrimenti ben conservato poiché realizzato con maestria tecnica, è andata perduta e la lacuna interessa anche Gesù Bambino, del quale si intravede solamente il braccio sinistro. La serrata composizione è chiusa, in secondo piano, da una limonaia di mantegnesca memoria. Il forte plasticismo e la saturazione cromatica mi fanno supporre che l'autore del gradevole affresco possa essere un pittore veronese e che l'opera si possa datare all'inizio degli anni Trenta del Cinquecento; anche la pianta d'agrumi che chiude il fondo sembra collegarsi a opere di quella cultura e propongo un accostamento ai modi del veronese Francesco Torbido, detto il Moro. Renato Berzaghi e Sergio Marinelli (com. or.) propendono entrambi, invece, per un confronto con la pittura emiliana: sono orientati a cercare l'autore dell'affresco tra gli allievi di Nicolò dell'Abate per via di ricordi del Parmigianino avvertiti soprattutto nella Madonna
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152477
  • NUMERO D'INVENTARIO St. 1983
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
    2013
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1530 - ca 1530

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE