Scena di vendemmia

rilievo, 75 - 99

Rilievo con una cornice ornata da una serie di volute a "cane corrente", con al centro una rosetta, e da una fila di foglie stilizzate. Essa si accorda col rilievo sulle parti superiore ed inferiore ma sul lato sinistro in parte mancano dlle rosette. I due kymatia hanno una esecuzione schematica in contrasto con il rilievo. Questo poi ha sulla parte inferiore una sporgenza a due livelli che sembra delimitare l'ambiente (=terreno?). Il rilievo è rotto in tre pezzi: i due minori sono ricongiunti ma corrosi. Corrosi i volti e rotte le mani di Dioniso e Sileno. Rilavorati il sesso di Dioniso e Sileno. Le congiunzioni dei pezzi non sembrano esatte (Schuchhardt). La duplice cornice sembra una aggiunta

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA marmo greco/ scultura/ trapanatura
  • MISURE Altezza: 113 cm
    Spessore: 15 cm
    Larghezza: 174 cm
  • AMBITO CULTURALE Arte Romana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel frammento principale, completo: a sinistra vi sono tre piccoli tronchi spogli e potati superiormente poi un quarto in diagonale, con biforcazione; più a destra i rami si uniscono a formare una pergola di vite sotto la quale Dioniso siede su una roccia su cui si arrampicano una serpe e una lucertola. Il dio è quasi ignudo perché il mantello poggia sul braccio sinistro poi sulla spalla da cui scende dietro e di fianco fino a coprire la gamba destra. Dioniso ha il braccio sinistro alzato e appoggiato ad un'asta ( il tirso) mentre il destro poggia sulla roccia. Dietro a lui saltella un Sileno barbato con un otre sulle spalle. In basso nell'angolo sinistro vi è un cantaro rovesciato, tra i rami di vite due uccellini. Nei due frammenti minori, uniti con lacuna trasversale integrata: in basso vi è un corpo animale acefalo e accovacciato ( forse la pantera ). Una muscolosa figura vista di dorso, levata sulla punta dei piedi, con una specie di grembiale in vita, sta cogliendo i grappoli che depone in un paniere appuntito posto di fianco. Un'altra figura simile marcia verso destra con una clamide annodata sulla spalla, recando un oggetto ora perduto. All'estremità il torso di una figura vista da tergo, con la testa volta a destra, forse aiutava la figura precedente. Nell'angolo destro in alto, dove terminano i rami della vite, si vede un corpo lineare, sporgente e obliquo che potrebbe alludere ad una tettoia che poteva completare la scena. Opera eclettica in cui si riconoscono molti motivi di derivazione ellenistica. I sottosquadri a trapano sono però di arte prettamente romana. Invece i due tipi di cornice sono stilisticamente molto diversi e potrebbero essere una aggiunta posteriore. C'è anche l'ipotesi che in età tardo-antica sia stato usato questo rilievo in ambito cristiano poichè il soggetto era accettabile (Schuchhardt). Il raccoglitore di grappoli è stato riprodotto da Giorgio da Sebenico in un monumento funerario (Kokole 1989). Al Museo dell'Accademia nel 1774-1775. Con questo trasferita al Palazzo degli Studi nel 1784 (circa). Poi a Palazzo Ducale a seguito della Convenzione del 1915 tra Comune di Mantova e Stato Italiano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152410
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. Gen. 6757
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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