Lotta fra Romani e Galli

rilievo, 75 - 99

Fregio rettangolare tagliato irregolarmente su tutti e quattro i lati. Quello inferiore conserva parte dell'architrave coronato da un kyma lesbico e da un sottostante astragalo. Al di sotto vi è una fascia dell'epistilio delimitata inferiormente da una fila di ovoli separati da una punta di lancia. L'angolo destro presenta una sporgenza maggiore. Tutti i particolari figurati presentano rotture. Ricomposto da sei pezzi recenti varie lacune

  • OGGETTO rilievo
  • AMBITO CULTURALE Arte Romana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La figurazione del rilievo -appartenente in origine ad un fregio di qualche edificio monumentale- è da leggere a partire da sinistra. Un guerriero romano a cavallo, con lorica hamata ( a maglie) e scudo circolare con grifo per episemon, ha abbattuto un gallo di cui resta solo la gamba sinistra e parte di uno scudo esagonale decorato. Segue il gruppo centrale con un uomo nudo che cerca di portare via il corpo inanimato di un compagno dai lunghi capelli e ha tra le gambe, a terra, uno scudo esagonale ombelicato. Davanti un gallo con spada, scudo esagonale e pelle ferina sulle spalle. Sullo sfondo due soldati romani con lorica squamata, elmo con cimiero di tipo attico, cercano di assalirlo. Segue un guerriero romano con lorica squamata, scudo rotondo, su cavallo al galoppo, che ha atterrato un gallo ignudo con scudo esagonale. Vicino a lui giace riverso un altro gallo nudo caduto sul ginocchio su cui cerca di puntellarsi. All'estremità restano lievi tracce di un avversario che può corrispondere alla sporgenza del rilievo, posto davanti al cavallo contro cui forse sta per avventarsi. I particolari figurativi del rilievo si rifanno a prototipi greci ed ellenistici ma l'insieme trova confronti in numerosi monumenti di Roma e della Gallia con fregi storici. Il tempio dei Castori di Roma sembra il più vicino per il kyma lesbico che però trova altri riscontri anche nel Foro Traiano. Pure la disposizione delle figure e il rapporto col fondo hanno fatto oscillare la datazione fra l'età augustea e quella flavio-traianea. Il rilievo doveva trovarsi a Roma nella collezione Ciampolini acquisita da Giulio Romano che portò il pezzo a Mantova nel 1524. A questo proposito è da ricordare l'imitazione da parte del Pippi del gruppo centrale del rilievo con il guerriero che porta il corpo di un caduto, nella figurazione ad affresco della Sala di Troia di Palazzo Ducale a Mantova, nella scena di Menelao che sorregge il corpo di Patroclo (Brown, 1989). La scultura fu collocata al Museo dell'Accademia nel 1774-1775. Trasferita nel 1784 (circa) al Palazzo degli Studi. Poi al Palazzo Ducale a seguito della Convenzione del 1915 tra Comune di Mantova e Stato Italiano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152442
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. Gen. 6759
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2009
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
    2009
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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