Madonna con Bambino, San Stanislao Kostka e Francesco Borgia

dipinto (?) 1736 - (?) 1736

dipinto con cornice lignea modanata e verniciata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Orioli Giuseppe (notizie 1730/ 1750)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto proviene dalla chiesa della Santissima Trinità dei Gesuiti, come già chiarito dalla Dugoni (scheda 25, in I dipinti 2002, p. 120) e come confermato da un inventario del 1781 di dipinti depositati presso il Reale Ginnasio, nel qual documento è descritto come “San Stanislao con san Francesco Borgia e la beata Vergine, di poco valore”, proveniente appunto dalla Santissima Trinità (S. L’Occaso, in Osanna Andreasi 2005, p. 224). Si è ritenuto (R. Dugoni, scheda 25, in I dipinti 2002, p. 120; Rodella 2002, p. 31) che il quadro sia citato nell’elenco del 1786 di dipinti raccolti in Sant’Orsola e destinati all’Accademia, nella voce “Madonna col Bambino e due pellegrini”: questo è tuttavia un’opera, attualmente dispersa, proveniente dalla Scuola Segreta e apparentemente copia della Madonna dei pellegrini del Merisi in Sant’Agostino a Roma (vd. p. 000). La pala dell’Orioli è quindi indicata, ancora nel Ginnasio, in un inventario del 1803 (n. 409) che identifica i due santi in basso con Stanislao Kostka e Carlo Borromeo; un successivo elenco del 1810 (n. 82) afferma invece che il secondo è san Francesco Regis e che la pala è conservata nella “scuola di Belle Lettere e Storia”. Il dipinto rimane presso il Ginnasio per buona parte dell’Ottocento; nel 1882 è trasferito nel Palazzo Accademico (L’Occaso 2008, p. 25) e solo nel 1915 viene infine portato in Palazzo Ducale, dov’è tuttora esposto. La Dugoni afferma (in I dipinti 2002, p. 120) che la pala è “sempre stata di proprietà statale”, poiché non è inclusa né nel rogito Siliprandi (1862), né nella cessione del 1880, al pari delle altre opere conservate fino al 1882 nel Ginnasio; in effetti le sue vicende sono diverse: è un dipinto che – in maniera analoga ai cat. [297], [439] e [511]) – era di proprietà dell’Accademia Virgiliana quando viene depositato nel Regio Ginnasio, non è menzionato tra le opere cedute da quella al Municipio ma neppure tra quelle rimaste di proprietà dell’Accademia. Per quanto riguarda la lettura iconografica dell’opera, Paccagnini (1973, p. [40]) ritiene che i due santi in basso siano Luigi Gonzaga e Stanislao Kostka. La Dugoni identifica invece il santo sulla destra con Carlo Borromeo, ma continuo a ritenere più probabile (come già ho proposto in Osanna Andreasi 2005, p. 224) che la più antica descrizione inventariale sia corretta e che questi sia piuttosto Francesco Borgia. [?] La pala è indicata come opera di autore anonimo sino alla precisazione di Ozzola (1949, n. 233; 1953, n. 233), che legge sul retro la sigla “J. Or.” e la data 1736. La sua proposta è accolta da tutta la letteratura successiva e pienamente confermata dall’analisi stilistica del dipinto, che si può collocare in stretta contiguità alla pala della Madonna con sant’Egidio nell’omonima chiesa mantovana o alla pala di Boccadiganda. La data – ora coperta dalla tela di rifodero – viene però letta “1735” nel 1948 dallo stesso Ozzola, nel momento in cui redige l’inventario, mentre in seguito Paccagnini (1973, p. [40]) la riporta come “1730”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152046
  • NUMERO D'INVENTARIO St. 727
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
    2013
  • ISCRIZIONI sul retro della tela - J. OR. 1736 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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