porta - a due battenti, opera isolata - produzione mantovana (prima metà sec. XIX, sec. XX)
porta a due battenti,
1800 - 1899
Porta a due battenti, con un fronte suddiviso in sei specchiature rettangolari con cornici modanate. Maniglie e sistema di serratura moderno. L'altro lato è liscio con cernire a bandella biforcata
- OGGETTO porta a due battenti
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MATERIA E TECNICA
FERRO
LEGNO
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MISURE
Profondità: 9cm
Altezza: 9 cm
Larghezza: 197cm
: 197 cm
: 90cm
: 90 cm
- AMBITO CULTURALE Produzione Mantovana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La porta è collocata nell'appartamento vedovile d'Isabella d'Este da lei fatto decorare principalmente negli anni 1522-23, quando si trasferì dal castello al piano terreno di Corte Vecchia. Più in particolare la porta immette dal Giardino Segreto al portico del Cortile d'Onore. E tuttavia non può essere riferita al periodo isabelliano, essendo questo, con tutta probabilità, di un rifacimento novecentesco nel corso del quale sembra si sia adattata una parte più antica, forse Novecentesca (il lato liscio con le vecchie cerniere metalliche) ad un'altra ben più recente (quella con le specchiature). L'appartamento di Isabella, detto anche di santa Croce, comprendeva le stanze di Santa Croce, situate nel palazzetto quattrocentesco parallelo alla Magna Domus che chiude con un quarto lato il cortile Ducale, nonchè altri ambienti ricavati nel braccio ad esso perpendicolare nascosto da un portico seicentesco. E' ora difficile percepire l'unità dell'insieme a causa di un passaggio aperto nel Settecento che dall'esterno porta al giardino interrompendo la continuità dei due rami dell'abitazione isabelliana. A partire dal passaggio, nelle prime due stanze di Santa Croce vi sono fregi monocromi con emblemi gonzagheschi e isabelliani; nella terza e quinta camera sono stati ritrovati importanti fregi di epoca precedente con imprese, bifore e transenne a colonnette di gusto gotico fiorito; una piccola volta rinascimentale su lunette dipinta con una delicata trama di foglie su fondo avorio nasconde parte del quinto ambiente. La quarta stanza, invece, identificabile con la sala Grande o Imperiale, è databile agli anni successivi al ritorno di Isabella D'Este a Mantova, dopo il Sacco di Roma (1527). Verso il cortile di Santa Croce, un corridoio con le consuete imprese isabelliane immette in una loggetta della seconda metà del Quattrocento; su un capitello, gli stemmi Gonzaga e Wittelsbach inducono a ritenere che in precedenza il luogo sia stato abitato da Federico I e Margherita di Baviera. Il ramo dell'appartamento che divide il cortile ducale da piazza Lega Lombarda è universalmente noto per la presenza dei camerini che ospitavano una delle più celebrate raccolte del Rinascimento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300151487
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. St. 119684
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0