porta - ad un battente, serie - produzione mantovana (sec. XVII, sec. XX)
porta ad un battente
1600 - 1699
Porta ad un battente, caratterizzata su entrambi i lati da due specchiature rettangolari con cornice; l'interno è una sagoma centrale mistilinea a cui si accompagnano altre quattro piccole sagome angolari. Di notevole interesse il motivo ornamentale della serratura a chiavistello dalla forma lanceolata; aggiunta di maniglie in ottone di epoca recente. Cerniere a forma di girali vegetali, di una tipologia decorativa che ricorre di frequente nella produzione piemontese del '600; queste potrebbero essere però di produzione recente
- OGGETTO porta ad un battente
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MATERIA E TECNICA
FERRO
legno/ modanatura/ intaglio
Ottone
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MISURE
Altezza: 174cm
Larghezza: 174 cm
: 62cm
: 62 cm
- AMBITO CULTURALE Produzione Mantovana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La porta, insieme ad un'altra del tutto identica (NCTN 00151504), attiene alla Stanza degli Elementi dell'appartamento del Paradiso, la cui ristrutturazione si deve al duca Ferdinando, verso il 1616. Pur richiamando nella conformazione decorativa modelli d'arredo tardomanieristici o seicenteschi, la porta sembra però frutto, per lo più, di una sapiente opera, probabilmente novecentesca, di rifacimento e di riadattamento di elementi antichi. L'appartamento del Paradiso, mal definibile nella sua articolazione, venne abitato soprattutto dai Gonzaga-Nevers, che lo dotarono di dipinti in parte ancora in loco. Attualmente è sede degli uffici della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Mantova. L'appartamento si raggiunge salendo una scala autonoma fregiata con stemmi dei Medici e dei Gonzaga che parte da piazza Paradiso, oppure dall'appartamento Ducale tramite una scaletta di marmo rosso situata in un piccolo ambiente decorato con stucchi, grottesche e insegne di Vincenzo ed Eleonora de' Medici. Per questa via si incontrano dapprima le due stanzette delle Città, risalenti probabilmente all'epoca di Vincenzo, con nelle lunette vedute urbane tratte dall'atlante di Braun-Hoghemberg. Le due stanze sono anche denominate della Croce e dell'Angelo per i due affreschi religiosi dei rispettivi soffitti, senz'altro di età posteriore e riferibili al ducato di Ferdinando. Dopo il piccolo gabinetto delle Cicogne, si giunge alla stanza dei Quattro Elementi (nel Settecento detta del Camino di paragone), con le allegorie degli Elementi, tre da stampe di Antonio Tempesta, e due Fiumi nelle lunette di testa. Gli affreschi, della stessa mano della Croce e dell'Angelo, sono databili all'epoca di Ferdinando e sembrano attribuibili a Carlo Santner. Seguono quindi i due camerini già detti delle Duchesse e delle Ramate e una saletta detta delle Piastrelle per il soffitto a cassettoni esagonali dipinti, sostenuto da mensole; infine la più ampia stanza dei Paesaggi, nel Settecento detta delle Acque
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300151503
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. St. 119700
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0