porta - ad un battente, serie - produzione mantovana (sec. XVIII)
Porta ad un battente laccata di bianco, molto probabilmente adattata alla collocazione attuale nelle salette dell'appartamento del Tasso. Uno dei lati è suddiviso in otto specchiature rettangolari con cornice modanata e dorata; il fondo della specchiatura, contornato da una bordura di colore rosa tenue, è di colore verde chiaro. Il centro di ogni specchiatura è contraddistinto da un raffinato decoro floreale (un tipo a "rosone" con caulicoli) nelle quattro specchiature centrali, l'altro a "cespo" pure con caulicoli nelle quattro specchiature minori all'estremità superiore. L'altro lato presenta la medesima suddivisione in specchiature dal contorno modanato e dorato, ed è completamente laccato di bianco. Tracce di una serratura metallica a cassetta asportata e sostituita da una maniglia
- OGGETTO porta ad un battente
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MATERIA E TECNICA
FERRO
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MISURE
Profondità: 4cm
Altezza: 4 cm
Larghezza: 220cm
: 220 cm
: 141.5cm
: 141.5 cm
- AMBITO CULTURALE Produzione Mantovana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'appartamento Grande di Castello, dove la porta è stata collocata in tempi recenti, fu sistemato dal prefetto delle fabbriche Bertani e dai suoi successori a partire dal 1572 per il duca Guglielmo Gonzaga. Nella conformazione e nelle decorazioni pittoriche la porta è del tutto uguale a quelle della Sala degli Specchi e ad altre collocate attualmente in deposito, ma provenienti con ogni probabilità dallo stesso appartamento in cui è collocata la presente (vd. NCTN 00151440, 00151441, 00151442, 00151443, 00151444, 00151445). Di dubbia datazione. Di dubbia datazione appare la serie delle porte, di cui la presente fa parte, in quanto il tipo di decorazione in "grisaille", che le caratterizza nella quasi totalità, appare assai rispondente a molte delle ornamentazioni parietali di gusto accademico distribuite, in Corte Vecchia, in vari ambienti di Palazzo Ducale e che furono eseguite sia durante il periodo asburgico negli ultimi decenni del XVIII secolo, sia in periodo napoleonico, nel primo quindicennio del secolo XIX. A questo riguardo, e più in particolare, sono da ricordare le decorazioni monocrome che caratterizzano in parte le sale degli Arazzi e, soprattutto, le camere retrostanti decorate poco prima del 1781-82 dal pittore di ornati Giambattista Marconi. Non è da escludersi che all'incirca a quegli anni (1779-1780), durante i lavori di rifacimento delle decorazioni e degli arredi anche della Galleria degli Specchi, possa pure risalire l'esecuzione delle relative porte e quelle degli ambienti immediatamente adiacenti. E' da ricordare che in tale periodo era presente per il restauro delle pitture della Galleria, oltre al "figurista" Felice Campi", anche l'ornatista Andrea Mones, altro specialista nelle ornamentazioni classiciste della cultura accademica ormai imperante. Tra il 1811 e il 1813 buona parte delle sale e degli ambienti minori dell'appartamento Ducale di Vincenzo furono oggetto - forse per intervento anche di Agostino Comerio principale responsabile della riqualificazione ornamentale della sala dello Zodiaco - di altri interventi di rinnovo decorativo, col ricorso ancora alla "grisaille". Anche in questo caso non si può escludere quindi che la serie delle porte, con ogni probabilità costruite negli anni della Galleria degli Specchi, possano essere state oggetto, negli ultimi anni dell'età napoleonica, di ulteriori ridefinizioni decorative
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300151439
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. St. 119637
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0