altare - a mensa, opera isolata - ambito bresciano (sec. XVIII)
altare a mensa
1717 - 1717
altare con base decorata a fasce oblique, il paliotto presenta al centro un elegante intarsio a girali di foglie di acanto, entro cornice decorata a motivi geometrici. Ai lati pilastrini con cartella intarsiata a volute e foglie di acanto. Alle estrmità volute. Alzata a gradino unico, in cui si inserisce il tabernacolo decorato da uccellini intarsiati che abitano girali formati da folgie di acanto, rose, e nontiscordardime
- OGGETTO altare a mensa
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MATERIA E TECNICA
marmo rosso di Francia
marmo/ scultura/ intarsio
stucco/ modellatura/ pittura
- AMBITO CULTURALE Ambito Bresciano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Giuseppe
- INDIRIZZO Vicolo San Giuseppe, Brescia (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare della prima cappella a destra, in origine dedicato alle sante Lucia e Caterina, nel 1675 è concesso al Paratico dei Formaggia (v. documento di concessione in ASB, Fondo Registri, Registro 97, pubblicato più volte da Prestini, 1978, p. 53 e Prestini, 1989, p. 234). Al Paratico si deve la commissione sia del dipinto dell'altare raffigurante il loro patrono San Lucio, realizzato da Paglia, sia del rifacimento dell'altare secondo il gusto che si andava affermando a Brescia nei primissimi decenni del '700. Nel nono decennio del secolo precedente giungono in città i Corbarelli che introducono il commesso a otivi naturalistici, con foglie di acanto e con animali colorati. La complessità della tecnica esecutiva e l'elevato costo dei materiali (marmi di provenienza francese, madreperla, lapislazzulo e altre materie preziose) impediscono che l'arte dei Corbarelli sia immediatamente accolta dalle botteghe locali. Tanto che questo altare, insieme con quello analogo della quarta cappella a destra, viene preso dalla studiosa Massa (1995, p. 62) come esempio della difficoltà delle botteghe locali di raggiungere la perfezione dei Corbarelli. Infatti l'uso di un fondo chiaro costringe a utilizzare un contorno in stucco nero per dare risalto alle forme. Una maggiore comprensione del repertorio del repertorio dei Corbarelli testimoniano, invece, gli uccellini colorati, i fili di perle, e i fiori raffigurati nel gradino e contrastano con il gusto ancora tardoseicentesco della cornice nera intarsi geometrici del paliotto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300149283-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI parte superiore, al centro - DIE GIUGNO 1717 - lettere capitali - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0