adorazione dei pastori

dipinto, 1575 - 1575

Il grande dipinto ad olio sulla parete destra propone in primo piano i pastori in adorazione del Bambino, assiepati secondo un'ideale costruzione piramidale. superiormente, disposti quasi a semicerchio, grupppi di angeli glorificano l'evento. Dall'alto, tra un assieparsi di nubi, un altro angelo, portando la croce, sembra volresi calare e dominare tutta la scena. sulla destra un più quieto e luminoso dispiegarsi del paesaggio ripropone lo stretto rapporto tra umano e divino

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Costa Lorenzo Il Giovane (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sapiente è la distribuzione delle figure su piani diversi con conseguenti diversificate proiezioni di luce, una luce che invenstendo di traverso, crea ombre e rischiara le scene più essenziali. Per queste forme scalate su diagonali incrociate si coglie nel fare del Costa una eco di ricordi romani e di suggestioni del Barocci, ma anche una continua attenzione allo sviluppo della cultura pittorica tra Parma, Bologna e Cremona. Per l'impianto generale si può trovare un certo riscontro con "l'adorazione dei pastori e San Benedetto" opera di Mazzola Bedoli e Ghisoni, riferita al 1552 (Parigi, Museo del Louvre). Nella varietà di incroci e divergenze lineari un certo rilievo è dato nel campo centrale al coro di angeli che annunciano e glorificano la nascita di Cristo. La croce portata da un angelo all'estremità superiore, in un'atmosfera figurale cupa e drammatica, è concettualmente collegata pur senza turbare la calma serenità della scena in primo piano. E' di un certo effetto il paesaggio luminoso del fondo che si staglia sulla destra, suggerendo una vastità spaziale di vasto respiro. La bidimensionalità della pagina decorativa è riscontrabile anche nella Basilica di Santa Barbara: raffigurano il "battesimo di Costantino" e il "Martirio di Santo Adriano". Per quanto riguarda l'adozione della pittura ad olio su muro, è probabile che il Costa la abbia desunta dalla conoscenza di quanto Vasari scrive in proposito nella premessa alle Vite. Inoltre tra il 1561 e il 1564 Costa era a Roma; non è improbabile una sua sosta a Firenze dove può aver visualizzato opere che il Vasari, poco prima, aveva dipinto ad olio su muro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300147167
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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