Frammento rettangolare di tovaglia realizzata ad ago con inserti di lino tagliato e ricamato. Presenta etichetta con numero di inventario. Modulo decorativo: moduli geometrici circolari composti da circonferenze e triangoli. Costruzione interna del tessuto: pizzo tipo "scheletro" interamente eseguito ad ago avente le direttrici principali sia orizzontali che verticali segnate da trecce composte da tre fili, preparate in precedenza. Le direttrici più piccole sono segnate soloda un filo (3 capi, t.Z) poi ricoperto a sopraggitto con esecuzione molto veloce. Tutto il pizzo è eseguito a punto festone. Il tessuto di lino, con trame e orditi pari nella riduzione ma non distinguibili tra loro (28/cm), è rifinito da un orlo a giorno unito al pizzo con sopraggitto
- OGGETTO tovaglia
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico "Antonio Parazzi"
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le origini del merletto ad ago sono da ricercarsi nella tecnica del ricamo sfilato: dalla crescente esigenza di ottenere maggiore trasparenza possibile dal ricamo e dal controsenso che scaturiva dall'obbligo di disfare gran parte del lavoro del tessitore, nonchè dalla rimessa economica, le ricamatrici veneziane decisero di costruirsi da sole il reticolo di fili, o "charpente", necessario all'impostazione del lavoro. La tecnica dei fili tirati nella quale si trova uno scheletro di tela, si chiama "reticella". Quando la struttura (bati) è costruita dalla merlettaia su un supporto temporaneo, la tecnica prende il nome di "punto in aria". Il primo libro di modelli dedicato ancora al ricamo, è quello di Mario Pagan intitolato "giardinetto novo di punti tagliati et gropposi per exercito e ornamento delle donne" e viene pubblicato a Venezia nel 1542, subito ripreso da vari editori europei: questo spiega la diffusione in Europa della stessa tecnica. Un confronto molto calzante con il pezzo in esame è dato da una tovaglia per tavolo da toilette eseguito ad ago, "reticella" e "punto in aria" datato al 1600 e conservato a Firenze, Palazzo Davanzati, inv. stoffe 1339, cat. n. 9
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300146910
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0