quadratura architettonica

decorazione pittorica, 1708/ 1709

La "Gloria di S. Agata" è inquadrata da due vele aperte che lasciano vedere una balaustra, con un vaso da cui pende un festone di fiori, e una cupola cassettonata; nei sottarchi angeli desinenti in elementi vegetali e conchiglie

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • ATTRIBUZIONI Grandi Giovanni Battista (1638/ 1718): quadrature
    Grandi Gerolamo (1658/ 1718)
  • LOCALIZZAZIONE Monza (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nelle fonti settecentesche (FONDRA,s.d., s.i.p., CAMPINI,1770, f. 89; FRISI,1794, p. 208) i fratelli Grandi sono indicati come autori delle quadrature della navata centrale; tale informazione è confermata dalla letteratura critica successiva: dal MARIMONTI (1841, p. 229), dal BIAGINI (1933, p. 17) e dalla BOSSAGLIA (1971, pp. 146-147) che segnala un pagamento del 1709 ai fratelli varesini, ravvisando il loro intervento "verso la zona absidale". In un primo studio sui Grandi la CARUBELLI (1975, p. 212) considera perduti i loro lavori al Carrobiolo, successivamente (1978,p. 113 n. 28) riconosce pochi elementi della loro mano nelle vele della volta. Il BIAGINI (1933, p. 17) dà notizia di un restauro della navata centrale effettuato nel 1926 dal Morgari, cui si devono le ridipinture delle navate laterali (cfr. scheda 03/00089077) e alcuni affreschi nella cappella dell'Addolorata (cfr. schede 03/00089084, 03/00089085 e 03/00089096). Precisazioni sulla committenza, sulla paternità e sulla cronologia dei dipinti in questione sono state recentemente rese possibili dall'attenta lettura dei documenti relativi al Carrobiolo, conservati all'Archivio di Stato di Milano, messi in rapporto con significative notizie ricavate dall'archivio del collegio (COLOMBO-MARSILI,1992, pp.18, 20-23, 28-30): il padre barnabita Invenzio Montalti risulta essere stato committente della decorazione pittorica della navata centrale, affidata ai quadraturisti fratelli Grandi e ad Andrea Porta per le figure; i lavori iniziati nel 1708, furono conclusi nel gennaio del 1709 e il 4 marzo successivo vennero saldati gli artisti. Il restauro recentemente concluso (1991), con l'eliminazione della sporcizia e delle ridipinture, consente di meglio individuare le componenti stilistiche (il gusto per le architetture complesse, l'attenzione al dettaglio decorativo, la cromia sommessa, il luminismo pacato) che confermano la paternità dei Grandi. L'opera del Carrobiolo si colloca immediatamente dopo la decorazione della sacrestia di San Barnaba a Milano, e appartiene alla piena maturità artistica dei fratelli varesini, segnando nel quadraturismo lombardo il momento di trapasso dal barocco al barocchetto. Per l'attività dei Grandi, la cronologia e una valutazione critica delle loro opere, cfr. gli studi già citati di L. CARUBELLI che in Mauro Picenardi, Crema 1989, p.19, sottolinea la rilevanza dei loro lavori in ambito cremasco. Si veda inoltre la scheda biografica di V.CAPRARA in La pittura in Italia. Il Settecento, Milano 1990, pp. 740-741
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300089086A-3
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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