altare maggiore,
Basamento a gradini, mensa e grado con tabernacolo. Sopra la mensa, ciborio. Materiali: marmo bardiglio grigio, marmo verde, breccia medicea violacea e bianca, marmo bianco. Al centro del paliotto, disco in marmo con croce dorata; lo stesso motivo si ripete nel tabernacolo. Lo sportello del tabernacolo è in lamina dorata, con l'immagine dell'agnello e una testa di cherubino. Il ciborio, di forma circolare, è sorretto da sei colonne in marmo a fusto liscio concluse da capitello corinzio dorato; trabeazione a fasce di marmi variegati e cupola semisferica concludono la struttura. Alla sommità, statua di Cristo risorto
- OGGETTO altare maggiore
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MATERIA E TECNICA
Marmo
- AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
- LOCALIZZAZIONE Azzate (VA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo altare della chiesa, offerto da mons. Crivelli vescovo di Tagaste e consacrato nel 1545, è descritto da Don Daverio nel 1573 (ACAM, Visite Pastorali, Pieve di Varese, vol. 32; ACAM, Visite Pastorali, vol. 81, visita di mons. Seneca, 1581). La nicchia che contiene l'altare fu poi ingrandita (ACAM, Visite Pastorali, Pieve di Varese, vol. 66, visita di Federico Borromeo, 1610); nel 1755 mons. Pozzobonelli descrive lo stesso altare visto dal Borromeo, con il tabernacolo in legno dipinto e il gradino pure in legno. L'altare fu sconsacrato nel 1854, e solennemente riconsacrato nel 1905 dal cardinale Ferrari, che lo dedicò a S. Andrea Apostolo: nella mensa vennero collocate le reliquie dei santi Clemente e Massimiliano. Nel 1969 l'altare fu ancora una volta modificato (arch. Gaetano Sala, marmorino Tibiletti di Azzate)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300086707A-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0