finto coro prospettico

decorazione plastico-architettonica, 1483 - 1484

Decorazione plastica in stucco dipinto, che ripete illusionisticamnte i bracci del transetto. Oltre ai pilastri angolari, anche quelli laterali (archivoltati) sono dipinti a girali su fondo scuro: doppio ordine di capitelli profilati (quelli superiori con fogliami e figure). In fondo, nicchie a conchiglia con profilatura centinata lavorata a intreccio, e coppia di rosette laterali: vi è compreso l'altare neoclassico. Architrave aggettante sagomata e profilata: fregio centrale raffigurante testa in rilievo entro festoni,alternate a mascheroni barbati con girali, su fondo azzurro. Lunetta affrescata compresa entro centinatura superiore a volute intrecciate. Volta cassettonata a 7 file parallele e 10 meridiani: sul fondo azzurro, sono do rate le profilature e le rosette baccellate (in ordine sovrapposto e alternato)

  • OGGETTO decorazione plastico-architettonica
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura/ pittura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Bramante Donato (1444/ 1514)
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo gli studiosi, il finto coro dovrebbe risalire alla fase 1482-1487, successiva alla decisione di estendere la costruzione nella zona opposta a via del Falcone, rovesciandone l'orientamento e prevedendo l'ingresso principale verso la contrada di Santa Maria Beltrade (Bruschi). Malaguzzi Valeri suggerisce che la costruzione sia avvenuta piuttosto tardi, come elemento di rifinitura e decorazione. Tuttavia questi lavori non dovrebbero discostarsi di molto dal 1483: alla data, infatti, tre documenti attestano l'esecuzione di decorazioni pittoriche all'interno della basilica. Il 7 maggio 1483 la Confraternita di Santa Maria stipulava un contratto con il pittore Antonio Raimondi per le decorazioni pittoriche "de aurlo fino et similiter de auro fino" sulla volta del transetto ("tot cellum. . . seu volta ").' Al 28 agosto 1483 risale un compromesso fra la confraternita e i pittori Pietro De Velate, Gian Pietro de Rixis e Gianangelo da Seregno a proposito di una vertenza per decorazioni pittoriche del tiburio della chiesa.' Infine, il 10 novembre 1483 viene commissionata ai pittori Antonio Raimondi e Antonio da Pandino le decorazioni in oro e azzurro della volta della chiesa, presso il tiburio e nelle frontanature a semIcerchio del transetto da eseguirsi entro il giungo 1484: possiamo quindi supporre che all'epoca i lavori fossero alquanto avanzati. Nell'illusionismo prospettico del finto coro gli studiosi hanno riscontrato ingerenze da Filippo Brunelleschi (Sagrestia di Santo Spirito), da Leon Battista Alberti (Sant'Andrea di Mantova), da Mantegna (Camera degli .. Sposi), da Piero della Francesca e da Melozzo da Forlì (fra gli altri Arslan 1956, Bruschi 1969). Sono stati esperiti anche raffronti con le contemporanee ricerche di architettura teatrale svolte da Leonardo da Vinci (Pedretti, 1978: ff. con studi per l'allestimento della Danae, disegno al Metropolitan Museum di New York). Le indagini più recenti sulla restituzione prospettica del finto coro sono state esperite da Bruschi (1969) e da Robbiani (1977) a cui si rimanda per la bibliografia citata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300084974
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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