Storie della Vergine e di Cristo

decorazione pittorica, 1700-1799

La volta a botte, interamente affrescata, si presenta scandita da una tripla serie di tre riquadri grandi incorniciati in stucco, ai quali si alternano ovali diversamente orientati e riquadri più piccoli con all'interno decorazioni fitomorfe. All'interno degli ovali sono affrescate figure maschili e femminili appoggiate a tavole di pietra identificabili come i Profeti e le Sibille. Nei riquadri si individuano le seguenti scene: a sinistra La nascita di Cristo e La presentazione al tempio, a destra La nascita della Vergine e La presentazione al tempio della Vergine. Nel riquadro centrale è affrescata l'Incoronazione di Maria fra un affollarsi caotico di angeli musicanti, putti, santi, che sfonda le cornici in cotto invadendo gli interspazi. Fra le varie figure si individuano anche le tre virtù teologali: la Speranza raffigurata con l'ancora, la Fede con la lampada e la croce e la Carità con i bambini. Gli ultimi due riquadri verso il presbiterio sono assai poco leggibili; in quello di sinistra una figura esce dalla cornice appoggiando ad essa un braccio modellato a stucco. Gli spazi fra gli ovali e i riquadri sono dipinti a finte trabeazioni e volute di gusto trado-barocco

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LOCALIZZAZIONE Asola (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scarsa leggibilità dell'insieme a causa del notevole deperimento dei colori e dell'intonaco, non permette di darne una esauriente lettura. L'ultimo riquadro a sinsitra secondo AZZONI, raffigura il Transito della Madonna e quello di destra lo Sposalizio della Vergine, ma non è possibile al momento confermare tale ipotesi. Per quanto riguarda la collocazione cronologica e culturale delle decorazioni, appare evidente che esse si collocano posteriormente alla decorazione plastica a riquadri. Tali riquadri in stucco dipinto o dorato decorano anche la navata ove contenvano tele ad olio raffiguranti Profeti e Sibille ora nel museo parrocchiale "G.B. Tosio". Lo stesso tipo di cornice include la lapide in facciata che reca la data di conclusione dei lavori di ripristino: il 1585. L'insieme delle affrescature appare invece certamente successivo all'epoca delle cornici in stucco, cioè il XVI secolo. La prospettiva dal basso all'interno delle scene laterali così come nel riquadro centrale dove le figure si accalcano secondo angolazioni insolite, unitamente ad un cromatismo estremamente chiaro e luminoso, fanno collocare l'opera nell'ambiito pittorico veneto del secolo XVIII. Appaiono infatti evidenti rimandi a caratteri del linguaggio pittorico del Veronese e del Tiepolo che appaiono essere i modelli di riferimento più diretti. Che la struttura a riquadri sia anteriore alla affrescatura è dimostrato anche dal fatto che in molti casi la cornice in stucco sia stata coperta parzialmente da intonaco per poter consentire alle immagini di uscirne. Le finte trabeazioni e volute dipinte tardobarocche sono in netta contrapposizione con la linearità e simmetria delle decorazioni in stucco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300080247
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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