lapide tombale, opera isolata - produzione romana (?) (secc. I/ II)

lapide tombale, 90 - 199

Lastra rettangolare, in marmo bianco corniciata sul lato frontale da una fascia perimetrale liscia e da una modanatura a gola. Nello specchio epigrafico così delimitato, con superficie spianata a martellina, è scolpita l'iscrizione funeraria. I caratteri capitali sono scolpiti con scalpello piatto e presentano tendenze corsiveggianti con solco a sezione triangolare e interpunzioni triangolari. L'angolo inferiore destro, spezzato, è stato ricongiunto

  • OGGETTO lapide tombale
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Produzione Romana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Di provenienza ignota (forse da Roma) la lapide nel 1775 si trovava ancora nel Palazzo Ducale di Sabbioneta; pervenuta poi al Museo dell'Accademia di Mantova, fu trasferita a Palazzo Ducale a seguito della convenzione del 1915 tra Stato italiano e Comune di Mantova. L'iscrizione fu commissionata da un gruppo di persone di ceto servile e libertino, di alcuni dei quali è chiaramente indicata l'appartenenza alla casa imperiale. Si rivela particolarmente interessante il primo di questi, liberto imperiale, il cui nome riporta alla dinastia flavia: l'iscrizione, posta probabilmente quando i dedicanti errano ancora in vita, potrà datarsi tra la fine el I secolo d.C. e la prima metà del II. Zosimus, Andronice e Hermes sono cognomina graecaici, che indicano insieme allo stato sociale anche la condizione di immigrati; Veneria al contrario è un cognomen di tipo teoforico (v. bibl. Kajanto), mentre Primus è comunissimo (v. bibl. Kajanto). Il primo dei dedicanti svolgeva presso la casa imperiale le mansioni di lanipendus, coè di controllo e consegna del quantitativo di lana da filare a chi l'avrebbe filata (v.bibl. De Ruggiero, dizionario epigrafico di antichità romane, IV, p. 370 s.v. Lanipendus); altri lanipendi imperiali sono noti dal periodo giulio-claudio (v. bibl. CIL, Messalina 6300, Claudio 37755). L'appartenenza di questi personaggi alla casa imperiale ha portato a formulare l'ipotesi che l'iscrizione provenga da Roma
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300075490
  • NUMERO D'INVENTARIO Gen. 12165
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • ISCRIZIONI Dis Manibus/ T(itus) FLavius Aug(usti) l(ibertus) Zosimus lanipendus/ Caesaris n(ostri) et Andronice Caesaris/ n(ostri) vern(a) et A(ulus) Cervius Hermes et / Lucceia Veneria et Primus Caesaris n(ostri) vern(a) sibi posterisq(ue)/ suorum - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 90 - 199

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE