balaustrata - produzione romana (sec. IX, sec. XX)
balaustrata
ca 1936 - ca 1936
la balaustrata è costituita da tredici plutei e da pilastrini collocati sopra una base modanata e sormontati da una cornice a gradini aggettante
- OGGETTO balaustrata
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MATERIA E TECNICA
marmo/ scultura
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MISURE
Altezza: 140
Lunghezza: 1836
Larghezza: 1210
- AMBITO CULTURALE Produzione Romana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Sabina all'Aventino
- INDIRIZZO piazza Pietro d'Illiria, 1, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La balaustrata definisce l'area anticamente riservata ai cantori (schola cantorum). Il suo aspetto attuale è frutto di una ricostruzione databile al 1936 e attribuibile, almeno nella fase progettuale, all'arch. Antonio Munoz. I plutei utilizzati sono riferibili al IX secolo sulla base dello stile, della tecnica esecutiva e dei motivi decorativi scolpiti (croci, trecce, palmette stilizzate, rosette, reticoli, ecc.) e vengono attribuiti all'epoca di Eugenio II Papa (824-827) sulla base di una iscrizione stante sul cancello di metallo che chiudeva originariamente il recinto, vista e trascritta da Pompeo Ugonio, che recitava: EUGENIUS SECUNDUS PAPA ROMANUS. La balaustrata venne smantellata al tempo dei lavori di ristrutturazione esgeuiti dal Fontana e molte lastre furono reimpiegate come gradini per l'altare
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200232809
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0