lapide tombale, opera isolata - produzione romana (?) (metà sec. I)

lapide tombale, ca 40 - ca 50

Piccola lastra con iscrizione funeraria, in marmo bianco, quasi del tutto integra con superficie spianata a martellina. Il lato frontale è diviso in tre parti principali: una specie di zoccolo liscio, una tabella epigrafica delimitata da una linea ondulata punteggiata da trattini tra una cresta e l'altra, sia sopra che sotto; e immediatamente, al di sopra della tabella, una sporgenza arcuata, che non arriva però a coprire la larghezza complessiva della lastra. L'iscrizione funeraria è in caratteri capitali, con solco a sezione angolare, e punti divisori a triangolo

  • OGGETTO lapide tombale
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Produzione Romana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Di provenienza ignota (forse Roma), la lapide funeraria è ricordata dal Codice Vaticano Latino 5237 non nella collezione di Vespasiano Gonzaga ma sopra una porta in casa di Muzio Capilupi a Sabbioneta, presso la Chiesa Parrocchiale, dove fu vista nel 1775 dall'abate Giovanni Girolamo Carli; successivamente fu trasferita al Museo dell'Accademia e poi, a seguito della convenzione fra Stato Italiano e Comune di Mantova del 1915, giunse in Palazzo Ducale. Va rilevata la presenza della formula dedicatoria agli Dei Mani scritta per esteso; tale particolarità sarebbe riferibile a un periodo in cui non si era ancora affermata l'abbreviazione D.M. e cioè entro la prima metà del I secolo d.C. Il defunto, indicato in caso dativo, presenta un cognomen di origine greco-orientale (cfr. Forcellini), che suggerisce una sua appartenenza al ceto servile/libertino: e infatti, pur senza l'indicazione del patronato, in comunanza del gentilizio imperiale Iulius con la moglie induce a ritenere entrambi liberti della casa imperiale. Il complesso di questi dati porta verso la metà del I secolo d.C. o poco dopo. L'affinità di questo pezzo con materiali provenienti da Roma, di cui spesso si arricchivano le collezioni private (indicativamente per una raccolta del genere cfr. Marcora), indusse il Mommsen a ritenere di provenienza urbana anche questa iscrizione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300075038
  • NUMERO D'INVENTARIO Gen. 12168
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • ISCRIZIONI D(is) M(anibus) / C(aio) Iulio Meliboeo / fecit/ Iulia Secunda / coniugi s(uo) b(ene) m(erenti) - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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