insegna, opera isolata - manifattura mantovana (fine/inizio secc. XIX/ XX)

insegna, 1890-1910

L'insegna, con cornice sagomata a motivi curvilinei, è costituita da uno scudo includente tre pigne, che sembrerebbero in verità grappoli o capolini di fiori stretti a mazzetti. Ai quattro angoli borchie decorate simulano un'applicazione della targa nel muro

  • OGGETTO insegna
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ modellatura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Mantovana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stemma è sormontato da un cimiero su cui si erge un putto reggente a sua volta in una mano un cartiglio e nell'altra uno dei mazzetti presenti nello stesso scudo. La targa, indicata come proveniente dal ghetto di mantova sia nell'Inventario Generale di Palazzo Ducale sia dal GIANNANTONI (1929, p. 76), presenta un colore rosso più intenso della terracotta locale ed uno stato di conservazione talmente buono da far sorgere dubbi sulla antichità della targa. E' pur sempre un pezzo di piacevole fattura ed una testimonianza storica, anzi costituirebbe una rarità nel suo genere poichè sarebbe l'unica insegna superstite di farmacia mantovana (insieme a quella del "Moro" che ancora si conserva all'interno del negozio stesso). La farmacia delle "Tre Pigne" era condotta negli anni 1658-1659 da Nicola Pagliari e nel 1638 da Giovanni Ludovico Pellicelli (CARRA, 1978, pp. 255-256) ed era ubicata in Contrada dell'Aquila; essa sorgeva dunque in una zona (via Cavour, vic. S. Anna, via Accademia, piazza Arche) abbastanza prossima al ghetto degli ebrei, ma non così vicina da poterla confondere con la farmacia del ghetto propriamente detta, realmente esistita in quel quartiere fino alla seconda metà del '900, quando fu demolita per far spazio ad un edificio posto in piazza Concordia. Il riferimento dell'Ozzola alla seconda metà del sec. XVI ci pare del tutto improprio, se non altro per gli elementi araldici e decorativi, apparentemente di gusto tardo-gotico. Ma altri elementi ornamentali, quali la bizzarra cornice o le finte borchie, insieme alla generale conformazione, lasciano trasparire un certo gusto eclettico che spingerebbe a riferire il manufatto ad un periodo a cavallo tra i secc. XIX e XX. Non è improbabile che l'ignoto esecutore dell'insegna possa essersi ispirato ad un'altra più antica presente in farmacia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300039351
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. Gen. 7012
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
    2013
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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