Concetto spaziale. Composizione astratta di tracce cromatiche e fori

dipinto,

La tela è inserita in una cornice moderna

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Fontana Lucio (1899/ 1968)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Territorio Biellese
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Sebastiano (ex)
  • INDIRIZZO Via Quintino Sella 54/b - 13900 Biella, Biella (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera di Lucio Fontana acquisita da Enrico Lucci aveva precedentemente fatto parte di alcune collezioni private torinesi, quelle del pittore Filippo Scroppo, della Galleria il Ridotto, di Giuseppe Cohen ("Fontana. Catalo go generale", Milano 1986, vol. I, p. 111, dove è catalogata con la sigla 52 B 17, mentre il numero attribuitele nell'Archivio Lucio Fontana è il 19 54/1). Crispolti inserisce il dipinto nella serie tipologica dei "Buchi" realizzati tra il 1949 e il 1953, i primi dei quali erano semplici schermi di tela forati cui seguirono opere via via più complesse, arricchite da interventi cromatici e materici. Per Fontana, tornato a Milano dall'Argentin a nel '47, la pratica artistica non poteva dissociarsi dalla riflessione teorica, resa pubblica in una serie di manifesti che illustravano ed articolavano la poetica dello Spazialismo. Egli poneva all'origine della sua arte la capacità del gesto creativo, in parallelo con le conquiste tecnologico-scientifiche, di trascendere la materia e riservava un'attenzione particolare agli interventi a scala ambientale, il cui prototipo fu quello realizzato nel '49 alla Galleria del Naviglio di Milano. Come ebbe a dichiarare anni dopo in un colloquio con Carla Lonzi, bucare la tela aveva significato per lui creare "...una dimensione infinita, (...) più in là della prospettiva, (...) corrispondente al cosmo; (...) tutti han creduto che io volessi distruggere: ma non è vero, io ho costruito" (cfr. LONZI C.,1969, pp. 169-171). La scelta di attribuire da quel momento a tutte le sue opere il titolo comune di "Concetto spaziale" rispondeva alla necessità di mettere in evidenza l'aspetto mentale dell'operazione artistica e di proiettare l'oggetto al di là dei suoi limiti fisici. In questa come in altre opere realizzate dopo il '51 la superficie della tela si organizza nella sovrapposizione di una duplice serie di segni: sul bianco della tela si sovrappongono infatti costellazioni di buchi e vortici di brevi tracce colorate (in questo caso gialle, a rafforzare il rimando a immagini siderali) e questo doppio ordine di interventi è dominato, come negli esiti più alti della stagione informale, da un'assoluta libertà gestuale e insieme dalla capacità di imporre una nuova sintassi visiva
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100454312
  • NUMERO D'INVENTARIO 1653
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Biella
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2023
  • ISCRIZIONI sul recto in basso a destra - L. Fontana 52 - Fontana Lucio - a matita - italiano/ inglese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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