Guardiani reali giapponesi

vaso,

Due grandi vasi cilindrici rivestiti di vernice avorio con decorazione plastica in creta applicata

  • OGGETTO vaso
  • MATERIA E TECNICA CERAMICA
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Giapponese/ Satsuma
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Manifattura Di Makuzu Kozan Di Yokohama
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Territorio Biellese
  • LOCALIZZAZIONE Chiostro di San Sebastiano
  • INDIRIZZO Via Quintino Sella 54/b - Biella, Biella (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dai documenti conservati nell'archivio del Museo si è ricavato che la collezione di vetri e ceramiche è stata messa insieme da Maria Poma nata a Biella il 30/4/1875 da Giuseppe Poma, collezionista, e Ernestina Pozzo e sposa di Enrico Guagno il 26/5/1900. Alla morte di Maria Poma, avvenuta nel 1953, il marito donò questa collezione al Museo in memoria di lei. I vetri e le ceramiche però trovarono una sistemazione soltanto alla fine del 1958, quando terminarono i lavori di trasformazione del vecchio archivio in sala espositiva per accogliere sia la collezione di Maria Poma sia i quadri di Enrico Guagno. Il museo conserva una lettera datata 6 luglio 1956 con la quale il direttore Pietro Torrione comunicava al Sindaco che la contessa Lucia Ponzone, erede dell'ingegner Guagno, aveva donato al Museo due preziosi vasi orientali di cm.72 di altezza da esporre nella sala che sarebbe stata dedicata alla sig.ra Maria Poma Guagno. Si tratta proprio di questi due vasi che, benchè privi di marca, si possono considerare prodotti in Giappone per l'esportazione nella seconda metà del XIX secolo. Alcuni particolari della decorazione (sopratttutto i colori e disegni delle stoffe) e la vernice color avorio percorsa da sottilissime craquelures fanno pensare alla provincia di Satsuma dove si sviluppò, a partire dal 1640 una produzione di bellissimi pezzi in ceramica di pasta dura che continuò indirizzandosi dal 1850 verso una sovrabbondanza di ornati che introduceva anche la figura umana prima esclusa. Non contrastante con la prima, è la seconda ipotesi di attribuzione basata sul confronto con due vasi del Museo d'Arte Orientale di Genova. Questi ultimi recano la marca del ceramista di Kyoto Miyakawa Kozan in arte Makuzu Kozan (1842-1916) che costruì a Yokohama una fornace per la produzione di pezzi per l'esportazione. Sin dall'inizio, per le direttive del promotore, gli stilemi dei prodotti della fabbrica furono quelli delle ceramiche Satsuma. I materiali forniti a Kozan provenivano dalle zone di Kagoshima e Kyoto e con essi il maestro eseguiva pezzi in stile vecchia satsuma "nishiki" ("a broccato") di grandi dimensioni spesso con complessi motivi applicati, di notevole difficoltà tecnica, che gli valsero premi a esposizioni nazionali, estere e verosimilmente all'Esposizione Universale di Vienna (1873). Da anziano lasciò l'eredità culturale al figlio Hanzan anch'egli ceramista di grande abilità
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100450890
  • NUMERO D'INVENTARIO 377
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Biella
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • ISCRIZIONI etichetta su un fianco - Due grandi vasi giapponesi acquistati da Giuseppe Poma - a penna - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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