Imago Pietatis

dipinto,

Dipinto tempera su pergamena, recentemente trasportato su tela, di piccolo formato rettangolare con parte superiore cuspidata a suggerire un antico inserimento in una cornice lignea di stile gotico, forse come elemento centrale di un piccolo trittico da cappella. L'opera realizzata in monocromo su fondo nero, con il solo uso del colore rosso per alcuni dettagli del sangue e dell'aureola, presenta al centro la figura di Cristo nella tradizionale iconografia dell'Imago Pietatis. Cristo è infatti raffigurato in primo piano con il capo reclinato, gli occhi chiusi e il volto dolente, in piedi dentro il sarcofago in cui era stato deposto mentre mostra i segni del suo martirio. Attorno a lui sono raffigurati oggetti legati al racconto della Passione Pietro che recide l'orecchio di Malco; il bacio di Giuda; il lavaggio delle mani di Pilato; la colonna a cui Cristo fu legato; la corona di spine; Pietro riconosciuto dalla fantesca

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA Tela
    pergamena/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Beato Angelico (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Fieschi Tommasina
  • LOCALIZZAZIONE ufficio
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è comparsa per la prima volta nel 2004 (Asta Finarte Milano) con un'attribuzione a suor Tommasina Fieschi sulla base del biglietto apposto sul retro della pergamena, scritto in bella grafia seicentesca, che assegnava la paternità del piccolo dipinto alla suora genovese con una datazione al 1534. Con tale attribuzione compare anche nella scheda storica critica allegata al decreto di vincolo (Bandera 2005). L'attribuzione a Beato Angelico e bottega è stata avanzata da Aldo Galli in occasione della mostra monografica sul pittore del 2009 (ROma, Musei Capitolini) sulla base di una puntuale analisi stilistica e di confronti con altre opere della bottega dell'Angelico come l'Arma Christi e l'Adorazione dei Magi del Museo di San Marco a Firenze opere realizzate tutte su fondo nero in cui ritornano le medesime soluzioni iconografiche adottate nella pergamena in questione, come la Negazione di Pietro ridotta alla testa dell'apostolo, il profilo della fantesca, o le mani dei soldati che giocano a dadi per spartirsi le vesti di Cristo. Il riferimento alla suora genovese domenicana riportata nel biglietto sul retro, da non considerare valida in termini di attribuzione, fornice invece preziose informazioni riguardo alla storia collezionistica dell'opera che nel 1667 si trovava effettivamente presso il monastero delle domenicane di San Silvetro a Genova (Soprani 1667, p. 11) dove Tommasina Fieschi fu professa dal 1477 al 1497 anno in cui si trasferì insieme ad altre sorelle nel convento dei Santi Giacomo e Filippo a Genova dove rimase fino alla morte nel 1534. Il monastero di San Silvestro era stato fondato intorno al 1444 da due monache giunte in Liguria dalla Toscana (nello specifico da Pisa) per ordine di papa Eugenio IV per riformare le domenicane genovesi che davano scandalo con i loro comportamenti dissoluti. E' possibile quindi che la pergamena sia giunta in Liguria con le monache pisane. La pergamena rimase nel convento di San Silvestro fino al 1888; nonostante nel 1797 le domenicane fossero state costrette ad abbandonare il monastero affidato in seguito al periodo napoleonico alle clarisse. Nel 1888 le clarisse migrarono nella chiesa di Santa Maria del Prato sulla collina di Albaro portando con loro la pergamena che fu vista nel 1929 da padre Gabriele da Pantasina (1929, p. 219, fig. 48) che la fotografò. In seguito fu trasferita nella chiesa di Santa Chiara dove le clarisse si trasferirono nel 1930. Dopo i bombardamenti della chiesa l'opera fu considerata perduta fino alla recente ricomparsa sul mercato antiquario
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100441115
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ISCRIZIONI sul retro - su un biglietto applicato alla pergamena: manibus depicta admodum R[everendae] M[atris] S[ororis] Thomasiae de Flisco quae in anno domini 1534 etatis suae 86 requievit -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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