sedia - a stecche, serie di Giovanni Battista Vaccarezza (bottega) (seconda metà XIX)

sedia a stecche, ca 1851 - ca 1900
Giovanni Battista Vaccarezza (bottega)
notizie seconda matà XIX sec

serie di sedie con gambe a sciabola e sei traverse, due frontali e quattro laterali. Lo schienale è a giorno, le tre stecche centrali presentano una tornitura e si impostano sulle due fasce orizzontali alleggerite dalla lavorazione a giorno tramite quattro fasce rettangolari. seduta di vimini che in tre esemplari su cinque mantiene la tappezzeria di seduta, realizzata in raso di seta rosa tono su tono. L'opera presenta una alternanza longitudinale di fasce con tralci vegetali e fiocchi stilizzati a fondo più chiaro con effetto simil marezzato

  • OGGETTO sedia a stecche
  • MATERIA E TECNICA tessuto
    legno/ assemblaggio, sagomatura
    vimini/ a intreccio
  • ATTRIBUZIONI Giovanni Battista Vaccarezza (bottega)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE museo del Castello di Agliè
  • LOCALIZZAZIONE Castello di Agliè
  • INDIRIZZO piazza Castello, 2, Agliè (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dopo il 1849, con la morte di Maria Cristina, vedova di re Carlo Felice, il castello di Agliè passò al ramo cadetto dei principi di Carignano, quindi a quello dei Savoia-Genova; da allora fu utilizzato come residenza estiva, perdendo le caratteristiche proprie di un palazzo reale. Il duca di Genova Ferdinando I limitò pertanto alla semplice manutenzione gli interventi all’Appartamento Reale, per privilegiare al contempo la frequentazione di ambienti più riservati e meno impegnativi, come il presente. Ricavato in un mezzanino tra primo e secondo piano, quello che è oggi noto come “Appartamento Chierici” corrisponde all’ala che in precedenza gli inventari chiamavano “foresteria sopra le serre”, per poi essere scelto da Ferdinando e dalla consorte Elisabetta di Sassonia con funzione di appartamento alternativo nei periodi di permanenza, generalmente estivi, come poi avrebbe fatto il successore al ducato Tommaso, insieme alla consorte Isabella di Baviera. Dall’inizio degli anni ’60, durante la stagione in cui la Soprintendenza ai Monumenti del Piemonte portò a termine lunghe e complesse operazioni di restauro strutturale del castello e di nuova sistemazione degli arredi, l’infilata di nove stanze dell’appartamento venne utilizzata quale residenza del soprintendente Umberto Chierici e divenne pertanto il centro operativo del progetto di musealizzazione del castello che in buona sostanza corrisponde ancora allo stato attuale. Da tale sistemazione, anche in ragione delle molte assenze e depauperamenti accorsi, solo in minima parte venne conseguito il criterio filologico e la riproposizione degli allestimenti storici riscontrabili negli inventari ottocenteschi. Sedie di manifattura genovese, ricordate dall'inventario 1982, non citate invece nei precedenti. Manifattura genovese riferita alla bottega ligure di Giovanni Battista Vaccarezza all'atto della ricognizione inventariale nel 1982, tappezzereia di imitazione/ispirazione settecentesca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100409345
  • NUMERO D'INVENTARIO 314/1727/1728/1729/1730
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • ENTE SCHEDATORE Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • DATA DI COMPILAZIONE 2020
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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