Gesù è caricato della croce
bassorilievo
Bernero Giovanni Battista (attribuito)
1736/ 1796
L'opera rappresenta la seconda stazione della Via Crucis nella quale Gesù viene caricato della croce da due soldati del governatore. La scena prende vita sul primo piano; sullo sfondo, invece, si trovano altre figure di soldati pronti a proseguire la salita verso il Golgota
- OGGETTO bassorilievo
-
MATERIA E TECNICA
gesso/ pittura
gesso/ scultura
-
ATTRIBUZIONI
Bernero Giovanni Battista (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Museo di arti decorative Accorsi-Ometto
- INDIRIZZO Via Po, 55, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Fra le opere documentate, o attribuibili, a Giovanni Battista Bernero, sono segnalati oltre ottanta bassorilievi, realizzati con l’aiuto di una bottega vivacemente attiva. L’artista nacque a Cavallerleone nel 1735; la sua attività di scultore, iniziata attorno alla fine degli anni Cinquanta, fu decisamente prolifica e segnata da importanti riconoscimenti ufficiali, oltre i confini della corte sabauda. La sua formazione avvenne presso la Scuola di Beaumont tra il 1755 fino al 1765, dove intensificò lo studio del disegno. Risalgono a questi anni le prime prove dell’artista, un gruppo di macchine processionali in cartapesta, che confermano una sua prima adesione alla pratica di modellatore. L’intensa produzione di questo tipo di manufatti è confermata dall’inventario della sua eredità, che comprendeva, fra le altre opere, un cospicuo gruppo di bassorilievi in stucco di diverso formato e soggetto, conservato nella propria residenza di campagna a Polonghera. Alcuni di questi possono essere identificati come modelli preparatori o come opere vere e proprie, come, ad esempio, le tre stazioni della Via Crucis presenti in Fondazione Accorsi-Ometto. L’opera qui analizzata rappresenta la stazione II in cui Gesù viene caricato della Croce. A differenza di quanto riportato nelle notizie dell’archivio fotografico della Fondazione Accorsi-Ometto, la cornice, di colore giallo, apparentemente in legno, in realtà è anch’essa in stucco. Lo stesso inventario riporta in maniera imprescindibile l’appartenenza dei bassorilievi all’artista, indicando un arco di tempo ben definito, 1760-1770, un periodo stretto che fa trapelare una sensibile maturità dell’artista nella composizione scenica e nella resa composta delle figure. I corpi, infatti, sono finemente modellati e i particolari anatomici sono riproposti con sapiente minuzia. Di poco successivi, ma sempre legati all’ambito sacro, sono i medaglioni delle Storie di san Filippo Neri, realizzati tra il 1770 e il 1771, dove viene illustrata un’agiografia dettagliata del fondatore dei Padri Filippini. Successivamente fu chiamato a confrontarsi con le scene della Passione di Cristo in due cicli quasi contemporanei, realizzati attorno al 1776 nell’Abbazia di Fruttuaria a San Benigno Canavese e nella chiesa di Sant’Antonio da Padova a Chieri. Entrambe le serie vengono rappresentate in tondi ovali, ma soprattutto trovano terreno di confronto a livello stilistico e compositivo con le scene della Via Crucis qui trattate
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408552
- NUMERO D'INVENTARIO Sc 18-2
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Museo di Arti Decorative Accorsi - Ometto
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0