Te clauam mutare colô cum cerneret, Heros, / Hoec matri referam ludicra: dixit Amor. Ercole e Onfale
stampa controfondata smarginata di traduzione,
1643 - 1643
Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649)
Parigi, 1590 - 1649
Dorigny Michel (1616/ 1665)
1616/ 1665
Personaggi: Ercole; Onfale. Figure: putti. Attributi: (ONFALE) fuso; lana; (ERCOLE) pelle di leone; arco; frecce; clava. Abbigliamento: panneggio. Armi: arco; frecce. Mobilia: sipario; sedute. Elemento architettonico: pavimento a piastrelle
- OGGETTO stampa controfondata smarginata di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ bulino/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649): inventore
Dorigny Michel (1616/ 1665): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione, rappresentante “Ercole e Onfale” realizzata da Michel Dorigny e, in versione integra, datata 1643, è tratta probabilmente in controparte da un dipinto di Simon Vouet riconducibile al 1628-1631 afferente alla decorazione degli appartamenti della Regina madre Maria de Medici al Palais du Luxembourg di Parigi, oggi andato disperso. Nell’inventario delle collezioni reali redatto da Bailly nel 1706 risulta un dipinto raffigurante “Ercole e Onfale” presente nell’appartamento privato della Regina adornante un camino, particolarmente rimarcabile per il lavoro di minuserie (Crelly 1962, p. 252). Quest’opera resta l’unica testimonianza della partecipazione di Vouet, appena rientrato dall’Italia, al grande progetto di decorazione del Palais de Luxembourg. La collaborazione con Dorigny, prima allievo e poi fedele collaboratore oltre che genero del maestro francese, inizierà solo alcuni anni più tardi, ma è interessante notare come questa commissione di tradurre un’opera antecedente riveli la volontà di Vouet di trasporre l’intero suo operato in incisione (Thulllier 1990, pp. 111-112). L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola Francese Vouet Simone” e risulta incollata sul medesimo foglio della composizione “Aurora e Cefalo” inciso da Dorigny nel 1642. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408128
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI in basso lungo il bordo inferiore - S[imon] Voüet pinxit / Cum privilegi[o] Regis / M[ichel] Dorigny sc[ulpsit] 164[3] - Dorigny Michel - corsivo - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0