Apollo e Diana cacciano le arpie. Apollo e Diana cacciano le arpie

stampa controfondata smarginata di traduzione, 1632 - 1632
Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649)
Parigi, 1590 - 1649

Personaggi: Apollo; Diana. Figure: arpie. Attributi: (Diana) corona a mezzaluna; (Apollo) corona d'alloro. Abbigliamento. Armi: arco; freccia; lancia. Fenomeni naturali: nuvole. Cornice ovale

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649): inventore
    Perrier François (1590/ 1650): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO Piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione ad acquaforte, realizzata nel 1632 da François Perrier - primo discepolo di Simon Vouet al suo ritorno in Francia tra il 1627 e il 1634 - è tratta in controparte da un dipinto del maestro andato disperso. Come sottolinea Thuillier (1991) è abbastanza certo che Perrier intorno al 1633 potesse lavorare a contatto con i disegni di Vouet e che l’incisione possa far parte delle collaborazioni tra i due artisti, prima dell’allontanamento del discepolo dal maestro. L’iconografia risulta curiosa, Apollo e Diana non sembrano essere mai stati associati alla cacciata delle arpie o delle furie, questo fa propendere gli storici per un soggetto originale del pittore francese, forse adattato alle esigenze della committenza. Inoltre la forma ovale e orizzontale dell’acquaforte rimanda a un’opera tratta da una decorazione complessa a soffitto o a parete. Brejon de Lavergnée (1998) si chiede se il soggetto potrebbe essere messo in dialogo con la decorazione dello Château de Chilly. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola Francese Vouet Simone”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408115
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI in basso negli angoli - S[imon] Voüet pinxit / Cum privilegio // F[rançois] Perrier / sculp[sit] parisi. 1632 - Perrier François - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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