Hic peperit patrem genitrix, et filia natum / Nuptaque Virgo manet Virgoque mater adest. Adorazione dei pastori

stampa controfondata smarginata di traduzione, 1633 - 1633
Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649)
Parigi, 1590 - 1649

Soggetti sacri. Personaggi: Maria; Giuseppe; Gesù. Figure: pastori; astanti; putti; figura femminile; bambino; angelo. Animali: cane; pecora; bue. Attributi: (sacra famiglia) capanna; (pastori) bastoni; pecore; cane. Abbigliamento. Frutta: mela. Piante: paglia; alberi. Architettura: rovina. Elementi architettonici: travi; pilastri; cornice. Paesaggio. Fenomeni naturali: nuvole

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649): inventore
    Perrier François (1590/ 1650): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO Piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione realizzata nel 1633 da François Perrier - primo discepolo di Simon Vouet al suo ritorno in Francia tra il 1627 e il 1634 - è tratta in controparte da un dipinto del maestro andato disperso rappresentate l’“Adorazione dei pastori”. Clark (2001, pp. 100-101, 145) nota la bravura dell’incisore nel tradurre un’opera del pittore francese databile presumibilmente intorno agli anni Venti, mantenendone la maniera e i forti chiaroscuri. Come sottolinea Thuillier (1991, pp. 63-64) è abbastanza certo che Perrier intorno al 1633 potesse lavorare a contatto con i disegni di Vouet e che l’incisione possa far parte delle ultime collaborazioni tra i due artisti, prima dell’allontanamento del discepolo dal maestro. L’opera fa parte di una serie di incisioni di traduzione che rappresentano il medesimo soggetto che Sarant (2017, p. 8) collega all’entusiasmo francese per la nascita del Delfino nel 1638. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola Francese Vouet Simone”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408079
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso - Si[mon] Vouet pinxit / cum Privilegio / Franciscus Perier sculpsit / Parisijs 1633 - Perrier François - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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