Cleopatra. Cleopatra

stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione, post 1628 - ca 1760

PERSONAGGI: Cleopatra. ANIMALI: aspide; FRUTTI: fichi. OGGETTI: cesto

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Guido Reni (1575-1642): inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'incisione è derivata dal dipinto di Guido Reni raffigurante Cleopatra, parte delle collezioni reali inglesi; su di essa non sono rintracciabili iscrizioni relative all'intagliatore né allo stampatore. Nemmeno dal confronto con altri esemplari dell'opera è stato possibile identificarne l'autore. Si conoscono diverse traduzioni incisorie dal modello: tra queste, una, settecentesca, è di Cristoforo dell'Acqua, una, in controparte come la nostra, è di mano dell'incisore inglese Robert Strange, datata 1753 e un'altra è di Henry Chawner Shenton, terminata da Herbert Bourne, del 1854 (Pepper, 1988). Esiste poi ancora un esemplare (Albertina, Vienna), citato da Veronika Birke nel catalogo della mostra dedicata alle incisioni d'apres Reni del 1988, di autore anonimo e le cui dimensioni potrebbero forse coincidere con quelle della nostra stampa (Birke, 1988). L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola bolognese Reni Guido”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408030
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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