San Francesco d'Assisi. San Francesco d'Assisi in adorazione del crocifisso

stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione, ca 1670 - 1724

PERSONAGGI: san Francesco. ATTRIBUTI: (san Francesco) saio, cingolo. SUPPELLETTILI ECCLESIASTICHE: crocifisso, corona del Rosario

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Guido Reni (1575-1642): inventore
    Farjat Benoit (1646/ 1720 Ca): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO Piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'incisione potrebbe essere stata tratta dal dipinto di Guido Reni raffigurante San Francesco conservato presso il Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City (Pepper, 1988) oppure da un'opera di Ludovico Carracci, oggi dispersa, copia da Reni (Schmidt-Linsenhoff, 1974). L'incisione, che è stata intagliata da Benoît Farjat e che può essere datata tra il 1670 e il 1724 (Candi, 2016), presenta una dedica al Cardinale Celestino Guicciardini, di cui viene riprodotto anche lo stemma. Stephen Pepper, nel 1984, riconosceva il dipinto originale reniano (cfr Pepper, 1988), la cui esistenza però era già stata testimoniata proprio dalla stampa di Farjat e dalle repliche pittoriche dell’opera stessa. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola bolognese Reni Guido”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408022
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso inframmezzata da uno stemma - Reverendissimo Patri / D.D. Coelestino Guicciardino / Coelestinor. in Rom.a / Curia Procur. Gentli / Bonar. artium Studi /osissimo ac fautori - Farjat Benoit - corsivo - a incisione - latino
  • STEMMI sul recto in basso al centro - gentilizio - Stemma - Guicciardini - 1 - A tre cornucopie. Al di sopra di tutto un cappello ecclesiastico
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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